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Mercoledì 23 Febbraio 2011
Luca, l'ultimo viaggio
sull'ambulanza di papà
Orsenigo: In un clima di dolore e tristezza collettiva si sono svolti nella chiesa parrocchiale i funerali del piccolo Luca Molteni, il bambino di otto anni morto nella notte tra domenica e lunedì a causa di una malattia rara,il feretro è stato accompagnato nel suo ultimo viaggio verso il cimitero dal mezzo di soccorso su cui opera il padre con i lampeggianti accesi
Per creare un clima davvero familiare, consono alla presenza dei numerosi bambini, le panche delle prime file sono state girate non già verso l'altare, ma verso la piccola bara bianca, quasi a voler mettere al centro della funzione il piccolo Luca. E l'omelia del parroco, basata sul versetto del vangelo di Marco, “Lasciate che i bambini vengano a me”, ha voluto sottolineare la grande testimonianza di fede e di speranza della giovane coppia: «In questi momenti difficilissimi il papà e la mamma hanno dimostrato di saper accettare il disegno di Dio su di loro - ha detto il sacerdote -: il Signore ha voluto accanto a sé Luca e loro glielo hanno consegnato, in un atto di grande fede e di amore». Al tempo stesso però il parroco ha voluto far suo lo sgomento di tutti e soprattutto degli amici e dei compagni del piccolo: «Ma perché è successo questo? Questa è la domanda che ci assilla e assilla soprattutto i bambini - ha voluto sottolineare il parroco -: è una domanda che richiede tanta fatica nella risposta. Solo la fede ci può far aprire una altra dimensione: la presenza di Gesù, quella presenza che dobbiamo far capire ai nostri piccoli, costernati anch'essi da tanto dolore». Infine l'invito del parroco ai bambini, che hanno già ricevuto la prima comunione o che la riceveranno nei prossimi anni, a sentire vivo ed incontrare ancora Luca nel sacramento dell'Eucarestia. «Oggi Luca intraprende un altro viaggio: il viaggio della vita eterna e forti nella speranza lo accompagniamo con la preghiera», ha concluso il sacerdote. I genitori, chiusi nel dolore, hanno voluto esprimere il loro stato d'animo e la loro fede con l'ascolto del brano “A Dio” di Federico Colombo: «Ma se il seme non muore non può dare frutto. E chi crede non muore vive dappertutto», queste alcune parole del testo, che si è concluso tra gli applausi e le lacrime dei presenti. A concelebrare era presente anche don Attilio Pandolfi, parroco di Breccia, paese della famiglia materna di Luca. Inoltre i volontari della Croce bianca di Mariano Comense, colleghi di entrambi genitori, che sono fisioterapisti, si sono stretti in un ideale abbraccio alla giovane coppia; hanno inoltre voluto esaudire un grande desiderio del piccolo Luca: un viaggio nell'ambulanza, dove lavora il suo papà. Quindi il feretro è stato accompagnato nel suo ultimo viaggio verso il cimitero dall'ambulanza con i lampeggianti accesi: a bordo della stessa è voluto salire anche il piccolo fratellino Simone, mentre dietro a piedi, stretti in un dolore composto, lo seguivano la piccola sorellina Lisa con mamma e papà, che nel tragitto non ha mai lasciato il peluche del piccolo, quasi a non volersi staccare da Luca. Infine nel mesto percorso dalla cappellina del cimitero al luogo della sepoltura, è stato accompagnato a spalla dal papà Alberto e dagli amici, volontari della Croce bianca. Luca ora riposa con gli altri bambini nel «cimitero degli angeli».
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