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Mercoledì 23 Febbraio 2011
Penalizzazione Como,
respinto il ricorso
Confermato il -1, accolto quello del Pergocrema (alle prese con un caso doping, cocaina) e Macalli prevede 90 squadre in Lega Pro.
La Corte federale ha esaminato oggi numerosi ricorsi: nel girone del Como si è salvato soltanto il Pergocrema. Ecco le decisioni:
La Corte di Giustizia Federale, a sezioni riunite, ha confermato i cinque punti di penalizzazione inflitti alla Villacidrese, i quattro al Savona, i tre alla Canavese, i due punti alla Tritrium Calcio 1908, allo Spezia e al Feralpisalò, il punto di penalizzazione all'Ascoli, al Trapani, al Gubbio, alla Virtus Entella, al Como, al Foggia, alla Cavese e all'Alessandria. Accolti, invece, i ricorsi di Cavese (in merito a un altro deferimento), Latina e Pergocrema. Per la Cavese, dunque, i punti di penalizzazione scendono da 7 a 6, annullati, invece, il -2 al Latina e il -1 al Pergocrema.
LA NUOVA CLASSIFICA
Gubbio* 51, Sorrento 41, Alessandria* 37, Bassano 36, Salernitana*** 35, Spal*, Lumezzane*, Ravenna 33, Verona, Reggiana 32, Spezia** 31, Cremonese 30, Como* 28, Pergocrema, Sudtirol 26, Pavia 25, Monza 19, Paganese 16 (* 1 punto di penalizzazione).
PERGOCREMA: CASO DOPING
A seguito degli esami eseguiti dal laboratorio di Roma - fa sapere il Coni - nel primo campione analizzato, è stata rilevata la presenza di Benzoilecgonina (metabolita della cocaina) per Giulio Daleno, tesserato della Federazione Italiana Giuoco Calcio, del club Pergocrema.
Il controllo in competizione, disposto dalla Figc, era stato effettuato il 6 febbraio scorso in occasione della partita della prima divisione Lega Pro Salernitana-Pergocrema
MACALLI: 90 SQUADRE IN LEGA PRO
«La riforma campionati è una situazione molto difficile. La prevediamo su tre anni per arrivare a 60 società. Dire oggi quanto saranno i club è difficile. Penso che sia giusto è partire con una riforma di 90 società, se danno le garanzie si gioca in 90. Difficile sapere quanti club ci saranno».
Lo ha detto Il presidente della Lega Pro Mario Macalli, intervenuto nel corso della trasmissione «Professione Calcio Tv» sul canale Blu. «Il consiglio federale deve avere le condizioni per decidere. Oggi stiamo ragionando su una riforma del calcio italiano che parte da 90 club, poi possiamo pensare che non sarà così. Dobbiamo dare all'organo di governo la possibilità di andare ad attingere nei ripescaggi per completare alcuni organici. Far sì che si possa giocare a calcio in questa categoria, sempre che quando si fanno queste cose si trovino le società in grado di essere integrate. Sia per motivi finanziari che strutturali. Strutturalmente siamo messi male: predichiamo nel deserto. Questo ci fa pensare che la gente o non ha voglia o non è in grado di gestire un mondo professionistico come si deve».
(riccardo bianchi)
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