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Venerdì 25 Febbraio 2011
Sulle lavagne Grisoni si studia
la regola di S.Francesco
L'azienda informatica di Grandate ha allestito l'aula multimediale della Scuola di paleografia e archivistica del vaticano
Una sfida insolita per Grisoni e i suoi collaboratori abituati ad avere a che fare con insegnanti e studenti di ben altro tipo. A facilitare il compito il fatto che sotto le volte e i soffitti affrescati la tecnologia è di casa. Supporti informatici di ultima generazione convivono infatti senza paura con pergamene di oltre mille anni e codici miniati che hanno attraversato indenni la prova dei secoli. Tutti documenti oggetto di cura e di studio da parte degli esperti. Proprio per facilitare la loro consultazione che a Grisoni è stato chiesto di modernizzare la sala didattica della Scuola di paleografia introducendo le attrezzature multimediali che permettono di lavorare sui testi in maniera "virtuale" senza danneggiarli, il tutto senza stravolgere l'arredamento austero dell'aula. I monitor dei computer, tutti in rete con quelli del docente, compaiono come per magia nel momento del bisogno, spuntando dai tavoli di studio grazie ad un sistena a scomparsa. «In questo modo - spiega l'imprenditore comasco - gli studiosi possono sfiorare con i polpastrelli i caratteri latini della "Regola non bollata" di San Francesco scritta da 1221, sottolineare senza paura la pergamena con il testo del gran rifuto di Celestino V. L'allestimento dell'aula è durato un paio di mesi ma è stato preceduto da una lungo lavoro preparatorio che ha offerto l'occasione a Daniele Grisoni di un tour nelle segrete stanze del vaticano che i comuni mortali hanno potuto fare solo leggendo i libri di Dan Brown.
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