Pusiano: niente soldi
Stop alla nuova galleria
La storia del tunnel sulla Como-Lecco si arricchisce di una nuova e controversa puntata. Tutto fermo in attesa che la Regione trovi tredici milioni di euro
La determinazione dirigenziale parte considerando quelli che sono stati i passaggi che hanno portato alla gara, andando poi ad elencare i motivi della sospensione: «Dato atto che con deliberazione della giunta regionale dell'1 dicembre 2011 si è rimodulato il finanziamento stanziato per l'intervento in oggetto riducendolo da 33 milioni e 600 mila euro a 20 milioni. Dato atto che l'appaltante è nella convinzione di raggiungere un nuovo accordo con la Regione, considerando che gli incontri in Regione sono risultati di natura interlocutoria».
Queste le parole burocratiche. Tradotte: si prende insomma tempo, non senza rimarcare la mancata copertura totale dell'importo da utilizzare per i lavori: «Sia nel bando che nella lettera d'invito l'amministrazione provinciale si era riservata di non procedere all'aggiudicazione dei lavori in caso di mancata erogazione del finanziamento regionale».
Non manca l'amara considerazione finale: «Dato atto che la somma di 20 milioni non è sufficiente per coprire tutti i costi relativi alla realizzazione della progettazione esecutiva e all'esecuzione dei lavori in oggetto».
Alla fine il passaggio che lascia perlomeno un minimo di speranza: «Non appena si arriverà al ripristino del finanziamento necessario per la realizzazione dei lavori in oggetto si riprenderà lo svolgimento della gara, a partire dalla spedizione della lettera d'invito».
Se la sospensione prefigura una situazione difficile, l'assessore provinciale ai lavori pubblici Pietro Cinquesanti viene in soccorso della speranza di non vedere finire nel cassetto una delle principali opere sul territorio provinciale: «Si tratta di una sospensione e non di una revoca, abbiamo solo preso del tempo in attesa di trovare un accordo con la regione per la copertura dei costi».
Si era detto e ripetuto: servono 13 milioni di euro, ma a preoccupare ora più della lettera è la posizione dell'assessore, sempre molto ottimista sull'effettiva realizzazione del tunnel dopo questo passaggio ha qualche dubbio in più: «Adesso come adesso - dice ancora Cinquesanti - se dovessi dare una percentuale per l'effettivo avvio del cantiere direi il 50% . Rimarco comunque che ci siamo limitati semplicemente a prorogare i termini».
Le proroghe nell'amministrazione pubblica è risaputo che dicono spesso di più di quanto non ci sia scritto nei documenti. Ci sono anche le parole non scritte ma intellegibili tra le righe. L'assessore motiva la scelta di sospendere la gara da parte della Provincia: «Non avendo la copertura finanziaria dell'opera non potevamo io, e neppure il dirigente, prenderci carico del proseguimento della gara».
Da parte dell'assessore resta la speranza: «Abbiamo già fissato un incontro in Regione in cui discuteremo di quest'opera, per noi ritenuta prioritaria, solo dopo questo appuntamento potremo dire davvero se il tunnel si farà o non si farà. Ripeto comunque che la determina è solo una sospensione, un passaggio dovuto, in attesa di ulteriori sviluppi».
Insomma, davvero la saga del tunnel assume i contorni grotteschi di una sceneggiata all'italiana, in cui l'opera si fa non si fa o si farà. In attesa di capire se la Regione che ha fatto partire comunque tutto l'iter, troverà nel fondo di qualche cassetto tredici milioni di euro per Pusiano.
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