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Martedì 08 Marzo 2011
Il programma completo del 150°
Dalla Banda Osiris a Miglio
Dai 15 piccoli libri dedicati alla storia dello sviluppo economico di Como, fino a Michele Serra e alla Banda Osiris, passando per il decennale della morte di Gianfranco Miglio e per il piccolo "caso" tessuto attorno alla presenza del presidente della Repubblica in città, tra una quindicina di giorni
«Allestiremo il salone dell'Accademia con opere dedicate all'Unità, e ci aspettiamo anche l'arrivo di Napolitano». La voce di una possibile visita del presidente della Repubblica era già rimbalzata da Varese un paio di settimane fa, rilanciata dal sindaco della città dei fiori, che ne dava (e ne dà) per scontato l'arrivo il giorno 20, all'indomani della sua visita ufficiale a Milano. Il prefetto di Como Michele Tortora non ha nascosto un certo scetticismo, ribadendo di non avere ancora ricevuto «nessuna comunicazione».
Con o senza il presidente, la città e la Provincia di Como si preparano comunque a festeggiare l'anniversario. Per farlo si sono mossi, con il coordinamento del comitato istituito in prefettura, diversi enti, oltre al Comune capoluogo e alla maggior parte dei Comuni del territorio. Gli enti sono la Provincia di Como, il Teatro Sociale, la Camera di Commercio, l'Università degli studi dell'Insubria, l'Ufficio scolastico provinciale, il Comando militare dell'Esercito, e ancora l'Archivio di Stato, il Fai, la società Dante Alighieri, l'istituto professionale Ripamonti, e, appunto, l'Accademia Aldo Galli. Si è lavorato con poco, come ha evidenziato l'assessore provinciale alla Cultura Mario Colombo.
«La Regione ha messo a disposizione di tutti i 12 capoluoghi di provincia un totale di un milione e 300mila euro, che andranno equamente spartiti tra tutti. Un milione sono i soldi destinati a interventi strutturali, mentre per le iniziative restano soltanto 300mila euro. La Provincia non ha ancora approvato il bilancio, dal che ben si comprendono le difficoltà con cui ci siamo confrontati». Colombo ha ricordato anche il senatore Gianfranco Miglio: «Quest'anno è il decennale della sua morte, e l'amministrazione provinciale ha intenzione di celebrarne la figura e l'opera, per ricordare che l'Italia non può essere un frullato ma una macedonia, in cui ciascuno mantiene la propria identità».
Tra le iniziative più curiose spiccano «Italiani, italieni, italioti» dai testi di Michele Serra, con Ugo Dighero e Banda Osiris, «monologhi, canzoni, ballate che raccontano, irridono, svelano la faccia ipocrita e arrogante dell'Italia» (il 29 marzo al Teatro Sociale); a Senna Comasco, i bimbi delle medie si accamperanno a scuola, per trascorrere insieme la notte del 16 e, insieme, attendere l'alba del 17 mentre «Nodolibri» pubblicherà 15 "libretti" (della lunghezza di 60, 70 pagine ciascuno) dedicati allo sviluppo economico del nostro territorio dal 1861 a oggi. «Volevamo evitare celebrazioni che scivolassero nella retorica o, peggio ancora, nello sciovinismo: cercavamo momenti di approfondimento della storia del nostro Paese, una riflessione seria e pacata del nostro passato per rinsaldare i valori della coesione nazionale. Speriamo di esserci riusciti».
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