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Sabato 12 Marzo 2011
Inverigo, è tornata a casa
la Madonnina del Navello
Arrivata in una cassa di legno, la statua della Vergine è stata sistemata in municipio in attesa di venire ricollocata nella sede originaria (in cima alla chiesetta di Sant'Andrea) o comunque in quella più idonea. Il sindaco Bartesaghi: "Si è trattato di una sorpresa che ci ha fatto molto piacere"
Statua della cui sorte l'amministrazione si era occupata già negli anni scorsi. Di fatto dal 2001, quando, grazie alla raccolta firme organizzata dalle associazioni L'Orrido e Le Contrade - con 1.200 sottoscrittori - si ottenne un primo intervento di restauro da parte della proprietà di allora del comparto, la Victory. In quell'occasione la statua della Vergine venne imballata e messa al sicuro, mentre il cantiere era aperto, dall'immobiliare milanese. Sempre su sollecitazione dei due sodalizi ambientalisti, nei mesi scorsi il consiglio comunale unanimemente aveva investito il sindaco Alberto Bartesaghi del compito di rivolgersi agli interlocutori di competenza, quindi la proprietà e la Soprintendenza ai beni culturali, per domandare la messa in sicurezza degli affreschi della chiesetta, che l'umidità sta lentamente consumando. Inoltre venne presentato un esposto al Nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Milano, a Monza, per avere notizie proprio in merito alla statua della Madonna.
Giovedì, poi, la bella notizia. «Sono stato contattato dalla nuova proprietà dell'area - spiega il sindaco Bartesaghi - la Building real estate, che mi ha annunciato la restituzione della statua». Arrivata in una cassa di legno sistemata in municipio, in attesa di venire ricollocata nella sede originaria o comunque in quella più idonea. «Si è trattato di una sorpresa che ci ha fatto davvero molto piacere - prosegue il primo cittadino -. Se abbiamo raggiunto questo risultato devo ringraziare la Building real estate, ma anche le associazioni inverighesi, il Parco Valle Lambro e tutto il consiglio comunale, che si è mosso preoccupato per le sorti di Sant'Andrea al Navello». Con questi stessi interlocutori verrà organizzato un incontro per studiare il futuro della chiesetta. La proprietà, infatti, ha approntato uno studio preliminare di intervento per salvarla dal degrado. Intervento che si preannuncia non di poco conto, visto l'effetto che anni di abbandono e degrado - per non parlare dell'umidità - hanno avuto sugli affreschi e la stessa struttura, per il quale si è intenzionati a rivolgersi anche alla Regione per cercare di ottenere un contributo finanziario.
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