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Sabato 12 Marzo 2011
Cantù: un aiuto alle famiglie
sistemando le loro abitazioni
Un progetto di Paola Sala per aiutare sotto nuove forme chi avverte il peso della crisi: i contributi destinate a piccole manutenzioni, necessarie ma impossibili quando si fatica ad arrivare a fine mese - Tra i criteri 5 anni di residenza in città e il reddito
Progetto che è stato presentato dal consigliere provinciale e coordinatore cittadino del Pdl Paola Sala, e che parte dalla rilevazione del fatto che un numero crescente di famiglie a causa dei redditi insufficienti non riesce a eseguire opere di manutenzione ordinaria o straordinaria sulle abitazioni, di proprietà o in affitto che siano. Già l'anno scorso, in sede di approvazione di bilancio, il Pdl presentò un emendamento per chiedere al Comune di istituire un fondo d solidarietà come quelli voluti da diverse amministrazioni del territorio e dalla stessa Provincia per aiutare le famiglie alle prese con cassa integrazione e disoccupazione. Fondo rimasto una bella intenzione e che ora Paola Sala ha riproposto in questa veste differente: «L'iniziativa è stata presentata alla giunta – spiega – il sindaco Tiziana Sala lo ha apprezzato, e di questo sono molto felice. Ora l'obiettivo, nonostante le difficoltà oggettive che tutti conosciamo bene, è riuscire a reperire le risorse per poter aprire il bando».
La novità del progetto, sottolinea Paola Sala, sta nel doppio binario che lo contraddistingue, e che prevede un'interazione tra pubblico e privato. Perché se da una parte c'è il Comune, dall'altra ci saranno i professionisti chiamati ad attuare questi interventi di manutenzione, elencati in un albo speciale steso dall'amministrazione stessa. E per entrare a farne parte questi interventori dovranno venire incontro all'intento del progetto, offrendo la propria opera a un prezzo calmierato rispetto alle consuete tariffe di mercato, in particolare, si specifica, «con riduzione del 20% rispetto al listino del 4° trimestre 2010».
«In questo modo – prosegue il consigliere provinciale pidiellino – si darà origine a una sorta di circolo virtuoso, visto che non solo si aiuteranno le famiglie meno abbienti, ma di fatto si creerà anche lavoro». Beneficiari dell'iniziativa saranno i nuclei familiari con un Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) massimo di 12 mila euro, 15 mila per quelli numerosi. Richiesto però essere residenti a Cantù da almeno 5 anni, il che taglia fuori molte famiglie soprattutto straniere, più frequentemente alle prese con problemi economici. Servirà poi presentare regolare preventivo rilasciato dall'interventore iscritto all'albo di cui sopra, con relativi tempi di realizzazione. Creata una graduatoria con un punteggio attribuito secondo le priorità che verranno indicate nel bando, il Comune, a fronte della presentazione della fattura dei lavori, erogherà il contributo una tantum, che potrà essere pari al massimo al 50%, con un limite di mille euro. Ora serve trovare i fondi per rendere concreta l'idea, magari, visto che Paola Sala siede a Villa Saporiti, anche coinvolgendo la Provincia.
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