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Martedì 15 Marzo 2011
"RIfugio antiatomico
sotto il Baradello"
Doppia porta. Filtri per l'aria. E scorta di viveri. In questo modo, con solo tre mosse, il deposito sotterraneo per la potabilizzazione dell'acqua del lago che si trova sotto al Baradello a Como può essere trasformato in un rifugio anti sismico. A lanciare l'idea, sulla scorta del panico creato dal terremoto e dallo tsunami in Giappone, è il progettista Fernando De Simone.
In caso di pericolo (incidenti in centrali nucleari o in stabilimenti chimici e terremoti) la popolazione può rapidamente rifugiarvisi ed avere maggiori probabilità di salvarsi, rispetto a chi resta fuori. I governi di queste nazioni favoriscono con incentivi le costruzioni sotterranee, se in caso di pericolo, possono rapidamente trasformarsi in rifugi». A Como, secondo De Simone, bisognerebbe fare lo stesso partendo appunto da una struttura che c'è già come l'impianto di
potabilizzazione. «Uno degli esempi più noti,in Norvegia, è il palazzetto dello sport di Gjøvik (Lillehammer), che può ospitare fino a 5500 persone - ripete l'ingegnere -.Perché non cerchiamo anche noi di fare altrettanto? È noto che la costruzione antisismica nel terreno e non sul terreno. Quindi l'ipianto che si trova nel Baradello sarebbe perfetto perché la montagna assorbirebbe l'urto. In ogni caso potrebbe essere una prima risposta della città a disastri ambientali che potrebbero essere dietro l'angolo. Non sarebbe sufficiente per tutta la città, ma sarebbe un punto di partenza. E soprattutto servirebbero pochi soldi per trasformarlo in bunker visto che c'è già».
Anna Savini
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