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Mercoledì 23 Marzo 2011
Cantù, arrivano i posteggi
Eppure il clima resta teso
Nella frazione di Asnago entro settembre saranno ricavati 70 posti in più per le auto a disposizione soprattutto dei pendolari. Ma tra questi ultimi e i residenti sembra accentuarsi la problematica relativa alla convivenza. Il progetto è stato ufficialmente presentato l'altra sera
Attilio Gerosa, rappresentante del gruppo di viaggiatori, ha ribadito per l'ennesima volta che l'obiettivo è fare fronte comune con i residenti per creare un clima pacifico. Tanto più, ha rimarcato, che la stazione di Cantù Asnago è «polo determinante per la zona, e l'utenza è sempre in aumento. Non aspettiamoci che questo nuovo parcheggio risolva tutti i problemi, perché in futuro ci saranno sempre più persone e auto».
Simone Molteni ha portato con sé il progetto dell'intervento, che prevede la sistemazione dell'ex scalo merci asfaltandolo e illuminandolo, una spesa da circa 35.000 euro. Una trentina di giorni di lavori, dopo che Rfi avrà dato il via libera, il che significa che nei prossimi mesi dovrebbe diventare realtà. E poi l'affitto richiesto, 14 mila euro l'anno, che potranno essere abbuonati i primi due in virtù della riqualificazione effettuata, ma poi andranno versati. Da qui la necessità di imporre il pagamento giornaliero, 50 centesimi o un euro. E se davvero si vogliono pareggiare i costi, numeri alla mano, è più probabile la seconda ipotesi. «Ovviamente da parte del Comune non c'è certo l'intenzione di guadagnare - ha sottolineato Molteni - ma credo sia giusto creare servizi in grado di stare in piedi da soli dal punto di vista economico». Idea più che avallata dai residenti, meno dai pendolari, secondo i quali un euro non è cifra da poco, e il rischio è che qualcuno decida di continuare a lasciare la vettura gratuitamente a bordo strada c'è. Per questo gli asnaghesi sono tornati a chiedere a gran voce un divieto di sosta fatto rispettare davvero in via Duzioni e via Citterio. La soluzione resta incrementare l'utilizzo del bus navetta, che oggi conta circa 35 utenti e una media giornaliera di 20/25. Si può fare meglio, ma visto che le linee urbane 1 e 2 viaggiano completamente vuote, il risultato è già buono. L'assessore Molteni ha chiesto agli stessi pendolari di indicare quali siano le fasce orarie nelle quali aggiungere qualche corsa alle attuali 18 quotidiane possa essere utile. Per esempio nel tardo pomeriggio. «Ho proposto ad Asf - ha confermato - di conteggiare il chilometraggio delle corse delle altre due linee urbane che restano deserte, per riversarlo su delle altre». Ovvero sulla navetta e il da tempo agognato servizio bus per le scuole medie Tibaldi. Per invogliare i passeggeri, però, secondo il comitato, si dovrebbe rivedere il prezzo del biglietto, 1 euro e 20, utilizzabile una volta sola, leggi 2 euro e 40 al giorno. Sarebbe meglio la metà. Molteni si farà ambasciatore della richiesta ad Asf, ma considerando la recente ondata di rincari, l'impresa pare ardua.
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