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Venerdì 25 Marzo 2011
Mariano, le cariche del sindaco
scatenano l'ira dell'opposizione
Dura posizione del Pd, che contesta le scelte urbanistiche e accusano il primo cittadino di essere in conflitto di interessi, in quanto detiene anche il ruolo di assessore all'urbanistica, presidente dell'Aler e professionista del settore. Ma Turati replica: "Sono solamente attacchi personali, non polemici"
Al centro dello scontro frontale ci sono i temi che hanno tenuto banco nelle ultime settimane: dal centro commerciale, alle dimissioni dell'assessore leghista Giuseppe Cerati, ma soprattutto il Pd focalizza l'obiettivo sul ruolo del sindaco che in questo momento starebbe ricoprendo troppe cariche e figure contemporaneamente. Per questo il comunicato esordisce con un messaggio chiarissimo: «È ora di mandare a casa la giunta guidata dal sindaco Turati – attacca Marchisio -. Più di due settimane fa si è dimesso l'assessore all'urbanistica Cerati, in aperta e condivisibile contrapposizione all'ennesima scellerata decisione del primo cittadino relativa al nuovo centro commerciale, ma ancora non è stato nominato un nuovo assessore e quindi la delega all'urbanistica se l'è tenuta il sindaco che ora dunque è primo cittadino, assessore all'urbanistica, presidente dell'Aler, l'Azienda lombarda dell'edilizia residenziale, e infine anche operatore del settore edilizio». Un po' troppo per il gruppo di opposizione, anche se assicura di non volersi concentrare su «su un vero o presunto conflitto d'interessi – prosegue il comunicato -, ma sul fatto che questa giunta abbia minimizzato e messo sotto silenzio le dimissioni di Cerati, non abbia aperto un dibattito politico e men che meno si sia aperta al confronto. Mettere le mani sulla delega all'urbanistica per il nostro sindaco è probabilmente più interessante che pensare al bene di Mariano». Le critiche non sono finite: «Siamo di fronte all'ennesimo episodio in cui sindaco e giunta evitano di decidere, di agire, di “fare”: in una parola di operare per il bene della città e dei marianesi».
Ma non solo: tra le critiche del Pd c'è anche altro. «Cosa intende fare la giunta per la fantomatica piazza Granda, da sette anni fonte di costosi e inutili progetti? E per rivitalizzare il centro storico? Quali sono le intenzioni dell'esecutivo per fare un'analisi seria e oggettiva di come sia migliorato, secondo la maggioranza, il traffico e la mobilità a Mariano dopo la rivoluzione viabilistica che ha introdotto? E per arrivare finalmente a redigere il Piano del governo del territorio cosa farà?».
«Non mi sottraggo ai confronti sul piano politico, ma quando gli attacchi scendono nel personale come in questo caso, significa che si sta scadendo di livello perché sta prevalendo il senso di frustrazione di chi i marianesi hanno scelto di non volere più alla guida della città».
Parte in quarta il sindaco Turati per rispondere alle accuse del comunicato del Pd e rilancia: «Marchisio ha rivolto delle accuse alla mia persona e quindi rispondo a lui e non al suo partito precisando subito alcune cose: quando i cittadini mi hanno eletto sindaco per due volte, sapevano benissimo che lavoro facevo perché non è mai stato nascosto visto che ne vado orgoglioso. Tra l'altro, proprio la mia posizione istituzionale, semmai è un limite all'attività di famiglia e non un vantaggio». Ma non solo: «Il fatto di avere la delega all'urbanistica è una conseguenza delle dimissioni di Cerati, ma di certo non l'ho chiesta io, anzi. La sto tenendo per cause di forza maggiore, ma la maggioranza ha aperto un confronto per trovare una soluzione: sono il primo a sperare di individuare presto una persona capace e preparata e Pdl e Lega Nord ne stanno parlando. In questa fase non vedo come il Pd possa rientrare nella discussione visto che, fino a prova contraria, mi sembra sia ancora un partito di minoranza. Infine trovo che il riferimento alla mia presidenza dell'Aler, non c'entri proprio nulla e quindi non merita commenti».
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