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Domenica 03 Aprile 2011
Decanato Cantù- Mariano:
300 mila euro contro la crisi
Primo bilancio del Fondo Famiglia Lavoro voluto dal cardinal Tettamanzi - Interessati per la nostra provincia 13 Comuni di rito ambrosiano, finanziate 172 richieste d'aiuto di chi ha perso lavoro - Incontro-convegno venerdì 15 aprile ad Arosio, promosso dalle Acli
Questa è la fotografia scattata dalle Acli di Como che sul tema hanno organizzato un incontro in programma venerdì 15 alle 21,30 nella sala conferenze di via Don Bosco ad Arosio, cui parteciperà Gianni Bottalico, presidente provinciale delle Acli di Milano e co-ideatore del fondo stesso. «Sarà l'occasione per riflettere sull'andamento di questa iniziativa che non è stata pensata come un distributore di soldi - spiega Piero Torricelli, vicepresidente delle Acli di Como -, ma come spinta per una presa in carico da parte delle comunità parrocchiali delle famiglie bisognose di aiuto di cui si dovrebbe sentire la responsabilità. Con questa serata vorremmo stimolare maggiormente la partecipazione delle persone perché i dati che emergono dopo due anni di gestione del Fondo Famiglia, mettono in luce diversi dati sui quali bisognerebbe riflettere».
In totale, infatti, l'iniziativa in due anni ha raccolto tramite donazioni di privati 9.732.455 euro: di questi, la cifra più consistente (1.789.295 euro) è stata destinata proprio alla zona pastorale di Monza di cui il decanato di Cantù Mariano fa parte con i suoi 13 comuni (Cantù, Mariano, Inverigo, Carimate, Senna Comasco, Figino Serenza, Cabiate, Novedrate, Arosio, Carugo, Brenna, Cucciago e Intimiano). In totale nelle sette zone pastorali che fanno parte della diocesi di Milano, sono state raccolte 6.955 richieste di aiuto di cui 4.909 andate a buon fine e 2.046 respinte e per quanto riguarda l'area di Monza, emerge che registra il non invidiabile primato di aver ottenuto il maggior numero di finanziamenti (e quindi di conseguenza il maggior numero di famiglie che si sono trovate ad affrontare delle criticità) perché a fronte delle 1.194 domande presentate, ne sono andate a buon fine 898, sei in più di quelle concesse alla zona di Rho che però aveva inoltrato 1.319 pratiche: la media del contributo, distribuito una tantum, è stata di 2 mila euro. «Al decanato Cantù-Mariano - spiega Torricelli - sono stati erogati 294.700 euro e questa cifra praticamente rappresenta il secondo contributo più alto della zona pastorale. Al primo posto c'è Vimercate con 459.795 euro, colpita duramente nel settore metallurgico che con la crisi è andato in profonda sofferenza, poi veniamo noi».
L'altra faccia della medaglia sottolineata dal vicepresidente delle Acli, che dovrebbe spingere forse a un'autocritica, è quella che si riferisce alle donazioni raccolte nel decanato Cantù-Mariano: «Raggiungono solo l'8,7% del totale erogato: significa che a fronte di 294.700 euro ricevuti, abbiamo contribuito in termini di offerte con solo 25.780 euro. Far parte di una grossa diocesi ci ha permesso di ricevere un gran bel regalo da parte di tutti gli altri parrocchiani, ma forse dovremmo fermarci a pensare che qualcosa in più poteva essere fatto, che avremmo potuto essere più partecipi. Vimercate che ha avuto tanto, per esempio, ha dato anche molto perché in termini di donazioni sono stati superati i 116 mila euro, praticamente il 25% di quanto è stato distribuito alle famiglie».
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