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Lunedì 04 Aprile 2011
Appartamenti, bar e negozi
Il Comune incassa 3 milioni
Circa tre milioni. Euro più, euro meno. È questa la cifra che il Comune dovrebbe aver incassato nel 2010 dall'affitto e dalla concessione delle sue proprietà. Due milioni arrivano da attività commerciali e sedi di associazioni, un milione dalle case comunali.
Nelle tabelle pubblicate in questa pagine c'è l'elenco di tutte le proprietà affittate ad enti, associazioni e locali. Tanto per fare qualche esempio il ristorante Villa Olmo paga 53mila euro (l'ultimo dato sulla morosità dava 32mila euro non versati), quello di Villa Geno 38 mila euro (25mila l'ultima morosità), il Cube di viale Rosselli 44mila (interamente versato), il Pappafico di viale Geno (10mila euro di canone, quasi 13mila di debiti). In debito anche l'altro ristorante di Villa Olmo (canone di 37mila euro, 28mila di debiti). Il Calcio Como paga circa 29mila euro l'anno, 34mila la Canottieri, 116mila Acsm per la sede di via Vittorio Emanuele.
Ci sono poi alcuni stabili concessi gratuitamente all'Università dell'Insubria, al Politecnico, ad alcune associazioni, alla protezione civile, all'Asl e all'amministrazione provinciale. Alla chiesa ortodossa viene dato un locale in via Grossi (anche se compare un 2249 euro). Dal 1998 ad oggi sono stati venduti un totale di 103 appartamenti per un incasso complessivo di poco più di 4 milioni di euro. Nell'ultimo decennio sono state vendute le palazzine di via Cinque Giornate (un milione e 800mila euro), via Alebbio (all'Aler per 624mila euro), via San Bernardino (all'Aler per un milione 155mila euro). Circa 50mila euro sono stati incassati dalla vendita di un palco del Teatro Sociale, un negozio in via Morazzone (102mila euro), un magazzino al Fulda (28mila euro). Nel 2008 è stata ceduta una porzione dell'ex intendenza di Finanza di via Diaz per 538mila euro. Il caso aveva fatto scalpore a Palazzo Cernezzi poiché la cessione venne decisa a trattativa privata in una giunta convocata a tarda sera (non parteciparono i tre esponenti dell'allora An, il leghista Diego Peverelli e il forzista Alessandro Colombo) per vendere i 280 mq di via Diaz. Ad acquistarla la società "Como 2006 srl" con due soci: la srl "Caprino" (di proprietà, al 50%, di Gabriele Cimadoro, immobiliarista bergamasco, deputato dell'Italia dei Valori e cognato di Antonio Di Pietro) e la srl "Dominus. La vendita più grossa di porzioni stradali registra l'alienazione dei pozzi di Lucino per un incasso di un milione di euro mentre il resto si è trattato di relitti stradali.
Gisella Roncoroni
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