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Mercoledì 06 Aprile 2011
Cantù: le colonnine Sos
non lanciano l'allarme
Sono costate 18 mila euro, sono collocate nei parchi e nei cimiteri ma sono inutilizzabili: schiacciando il bottone risponde una voce in inglese. Si tratta di una registrazione, nessuna speranza di ottenere aiuto
L'esperimento, lunedì pomeriggio, tra le due e le tre. Con le colonnine dei due centralissimi parchi di via Roma e via Dante (le altre due, si trovano fuori dai cimiteri di viale Madonna e Vighizzolo). Quattro, in tutto, i tentativi azzardati per recensire le paline. «Ogni abuso è punito dalla legge», ricorda un adesivo. Peccato che non sia possibile nemmeno il semplice uso. Sempre identico, il canovaccio proposto da una voce registrata. «Premere il pulsante per tre secondi», avvisa innanzitutto la voce femminile dentro la colonnina, al primo timido tentativo di chiamare - per verifica di cronaca - i rinforzi. E' l'unico messaggio in italiano. Prima che il meccanismo inizi a parlare un inglese stentato. Se qualcuno avesse bisogno di chiedere aiuto, e non comprendesse altro che l'italiano, vivrebbe un incubo. Ma anche a conoscere le lingue, in quanto ad assistenza, non andrebbe meglio. «In progress, please hold on», il messaggio che invita ad attendere prima di «the operator is corrently busy». Ripetuto come un mantra, sino a quando arriva la comunicazione che la chiamata, purtroppo, non può continuare. Quindi, nessuno può raccogliere la nostra simulazione d'emergenza. Né la polizia locale, né la Croce Rossa, né i carabinieri. La colpa, evidentemente, non è di chi presta soccorso. Ma del collegamento malfunzionante, se non inesistente.
Le colonnine sono state acquistate dal Comune grazie ai 43mila euro arrivati dalla Regione Lombardia, sulla base del progetto presentato nel 2009 per incrementare la sicurezza urbana: circa 18mila euro, il costo delle lanterne di emergenza. Volute dall'assessore alla sicurezza Andrea Lapenna. Oggi, alle prese con rassicurazioni poco convincenti. «Forse è colpa del temporale di una decina di giorni fa - riferisce Lapenna - anche un agente mi aveva riferito che c'erano stati dei problemi. Stiamo già intervenendo. Abbiamo chiesto al Ced (il centro elaborazione dati che collabora con il comune, ndr) di verificare. Dicono che funzionano. Ma qualche collegamento, con la Croce Rossa e con i carabinieri, deve essere ancora completato».
Nella realtà, la traduzione suona così: le colonnine hanno il dono della favella, ma sono sorde a qualsiasi appello.
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