L'edera di Elisa
abbraccia il Sociale

Magia e suggestione nel primo concerto della cantautrice, oggi la seconda parte di "Ivy"

COMO - Ivy, titolo dello show e del più recente lavoro discografico dell'artista, in inglese sta per edera, come quella che, in musica, ieri sera ha avviluppato magicamente in un abbraccio il pubblico del Teatro Sociale, che ha riempito la sala e i palchi facendo spazio anche a Mauro Ermanno Giovanardi (La Crus), durante la prima delle due serate del tour di Elisa in programma a Como. La cantante friulana, che stasera replicherà con la seconda tranche di uno spettacolo che vive benissimo anche diviso in due, ha convinto la prima sala cittadina con le atmosfere acustiche e rarefatte di una produzione incantevole e misurata che si richiama al minimalismo fiabesco di certo teatro nordico. Lo show si è aperto con Elisa da sola all'organo ad intonare Lullaby.
Le luci e le immagini sono funzionali ad una rappresentazione che si regge, sì, sulle canzoni, ma soprattutto sulla capacità di emozionare e di emozionarsi di Elisa, musicista, compositrice e interprete completa. Ivy I celebra l'acqua, come elemento primario e indispensabile, come realtà dove abbeverarsi, come sogno dove immergersi, mentre stasera Ivy II accenderà il fuoco, in un soffio che appartiene alla terra, al calore delle emozioni, ai colori ardenti di passione e di vita. Ieri a vestire il Sociale sono stati il blu, l'azzurro, il bianco della neve e del ghiaccio, ma anche del lago o dei fiumi a primavera, dell'introspezione, del fantastico, del viaggio verso il risveglio. «Un fiume di energia» come sottolineato da più di qualcuno in sede di presentazione. Una purezza che a tratti ieri si è fatta palpabile, serpeggiante, come l'edera, appunto, che ridisegna i contorni delle cose inanimate che riveste rendendole vive e cangianti nel tempo.
Elisa, spesso con la chitarra acustica tra le braccia, domina la scena senza invaderla, lasciando spazio a soluzioni sonore ricercate, ma mai ridondanti. Il coro e i musicisti che l'accompagnano, la assecondano e fanno librare in volo la sua vocalità con vibrafoni, campanellini, organi e piccole percussioni, disegnando con veloci tratti di pennello scenari d'assieme assai suggestivi. Sullo sfondo si succedono immagini di natura incontaminata, che con le note acustiche creano quasi un effetto di pace e serenità zen.
Le riletture dal suo repertorio, in questa chiave, assumono connotazioni inedite, lasciano scoprire sfumature che prima giacevano nascoste, ma vive, come piccoli animaletti, celati da pietre cesellate dall'acqua, finalmente adulti e pronti ad entrare nel flusso. Gli inediti raccontano, invece, di un'artista lontana dalle mode, ricercata e pop allo stesso tempo, poetica e un po' naif. L'Elisa di oggi è quella di Nostalgia, di Fresh Air, di Some time ago, dove emozioni e parole sono intrecciate a doppio filo e non possono esistere separate le une dalle altre. Lo ha capito il pubblico di Como, che al termine le ha tributato un lungo applauso destinato a proseguire anche stasera per il secondo appuntamento in programma. Gli ultimi biglietti sono ancora in vendita alle casse del teatro. Questi i prezzi: 69 euro platea, 46 galleria parapetto, 34,50 galleria ranghi.
Infotel.: 031/270170.
Fabio Borghetti

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loriserba

14 anni

...unica...magica.

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