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Venerdì 08 Aprile 2011
Strisce sempre più blu
Si paga anche nei festivi
Nel centro di Como i 145 posti di viale Varese e viale Masia erano gli unici gratuiti la domenica. Per la Csu: «Risolta un'anomalia»
Però, qualcosa è successo, in questo mese: il 5% dei parcheggi a strisce blu è libero. E' una stima di massima, empirica, ma il caro sosta starebbe incentivando la rotazione, tant'è che, per fare un esempio, alle 10 di ieri mattina, giorno di mercato, c'erano 4 posti liberi in viale Varese, tre posti in viale Lecco, addirittura due posti in via Rezzonico, un posto in viale Masia e sul display tra questa via e viale Innocenzo, non spiccava più lo «zero disponibilità», tipico delle mattine e dei giorni di punta. Non sarebbe un caso fortuito. «Non è ancora pronto un bilancio sull'andamento delle prime settimane di nuove tariffe - sottolinea Benzoni - tuttavia, abbiamo l'impressione che la rotazione sia più veloce». Lo scopo degli aumenti dei parcheggi, secondo quanto aveva dichiarato l'assessore Stefano Molinari, non era solo quello di incrementare gli incassi per devolverne una quota maggiore al trasporto pubblico e contenere il prezzo dei biglietti dell'autobus, per favorire la mobilità collettiva. Bensì, anche quello di scoraggiare la sosta inoperosa, causa di traffico. Infatti, le auto circolano finchè non trovano parcheggio, contribuendo a rallentamenti e a smog. Ma gli utenti cominciano ad abituarsi ad utilizzare l'autosilo “Le terme”, realizzato dal Valduce in Viale Lecco e questo alleggerisce la pressione sui parcheggi a raso. Forse c'è anche chi passa ad autobus, moto e bicicletta, questi ultimi soprattutto se non piove e non fa freddo.
Resta sempre la “giungla” dei parcometri, cioè le differenze di tariffa dei parcheggi: rientra nella logica di pagare di più dove le aree sono più pregiate, a mano a mano che si avvicinano al centro e tutte le città applicano questa tattica, nel vano tentativo di tenere le auto fuori dal centro, come se i servizi non fossero tutti in centro. Ma ci sono anche le tariffe decimali: è il caso del parcheggio di Villa Olmo, fonte di tante perplessità. «Questo parcometro dà il resto?», è la prima domanda che pongono in tanti. No, non dà il resto. Sospirano ed inseriscono un euro «perché non si sa mai».
Maria Castelli
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