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Martedì 12 Aprile 2011
Cantù, il comune non riesce
a vendere i suoi "gioielli"
Il terreno produttivo di via Brianza è soltanto l'ultimo esempio di aste che non riescono ad andare a buon fine. Eppure sembra essere questa l'unica strada o quasi per ottenere la liquidità necessaria per attuare i progetti dell'amministrazione
L'esempio più recente, in città, è vecchio solo di qualche giorno. Per gli oltre 3.700 metri quadrati di terreno produttivo di via Brianza, infatti, nonostante i cinque tentativi di asta pubblica andati in scena e nonostante dai 620mila euro iniziali si sia pian piano scesi prima a 540 e poi, tagliando un altro 10%, a 527mila, non s'è fatto avanti nessuno. Un bel problema, visto che su quelle entrate si faceva conto per finanziare, tra l'altro, i lavori sulla parte carrabile di piazza Garibaldi che dovrebbero partire una volta finite le scuole, 235mila euro d'intervento. Soldi ora da reperire altrove nelle pieghe di un bilancio preventivo che deve destreggiarsi tra un milione e 600mila euro in meno arrivati dai trasferimenti statali e i 3 milioni e 400mila euro che si sono dovuti pazientemente sfrondare dalla spesa corrente. A quel bilancio preventivo, il cui schema è già passato al vaglio della giunta, verrà allegato il piano delle alienazioni degli immobili comunali disponibili per la messa in vendita, e il quadro non regala grande ottimismo.
C'è, nell'elenco, il famoso terreno di via Brianza, cinque aste deserte e nessuna possibilità di abbassare ulteriormente il prezzo. Ci sono i due negozi di via Ariberto, quello di frutta e verdura che si è risusciti a piazzare - e con un terreno residenziale in via Baracca, portò in piazza Parini oltre 300mila provvidenziali euro - e la merceria che invece nonostante più di un tentativo non è stato aggiudicata. C'è l'area di via Mentana - 10.970 metri quadrati a destinazione produttiva - per la quale in passato si parlò di diversi utilizzi, compresa la realizzazione del nuovo cimitero, visto che il camposanto maggiore è ormai quasi al tutto esaurito. E poi altri terreni, una fascia di 3.465 tra via Brianza e via Montello, sede della vecchia tramvia e un'altra in via Sparta, a Fecchio, 5.300 metri quadrati per i quali si parlò dell'arrivo di case popolari. Anche se di case popolari, nel pgt a venire, in realtà non c'è alcuna traccia.
Altri 7.500 metri quadrati tra via Milano e via San Giuseppe sono blindati, visto che dalla vendita di quest'area - o meglio della metà - ottenuta dal Comune nell'ambito di un piano di lottizzazione, si dovranno reperire le risorse per costruire la nuova sede dei vigili del fuoco, che qui sorgerà, e allestire quella della Croce rossa, ospitata invece al capannone dei carristi in via Caduti di Nassiriya. Quel che resta sono tre abitazioni al Villaggio Trieste. Non regge: una da 75metri quadrati, una da 36 e una da 58. Una volta approvato il bilancio, di cui questo piano fa parte, si potrà pensare a bandire nuove aste. Ma il rischio è che ancora una volta nessuno risponda.
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