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Mercoledì 13 Aprile 2011
Bregnano, la 'ndrangheta
uccide a colpi di piccone
I particolari dell'esecuzione avvenuta nella primavera di due anni fa al maneggio di Bregnano, rivelati all'antimafia da un nuovo pentito di Inverigo
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Convinto di poter diventare "picciotto d'onore", infatti, Tedesco si presenta all'appuntamento fissato dai suoi killer. Al maneggio di Bregnano, viene accolto Salvatore Di Noto. Nel capannone teatro del delitto ci sono Sergio Sestito, Maurizio Napoli e Antonio Carnevale. «Erano disposti a semicerchio - racconta Belnome agli inquirenti - per inscenare l'affiliazione». Tedesco non fa a tempo a entrare quando Di Noto, stando al racconto del pentito, estrae una pistola a tamburo e gli spara alle spalle. «Poi è stato finito a colpi di piccone, per evitare altri spari». Il corpo viene spogliato. I vestiti bruciati. «Di Noto aveva scavato una buca nel capannone sito nel maneggio: il corpo è stato gettato nella calce, per favorire il processo di decomposizione». Dopo qualche tempo i resti della vittima vengono spostati a Bernate Ticino. E ritrovati il 18 ottobre dello scorso anno.
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