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Venerdì 15 Aprile 2011
L'asilo Sant'Elia piange
la dolce maestra Luigina
È rimasta con i suoi bambini fino a febbraio. Si è spenta all'ospedale Valduce. Aveva 58 anni
Una maestra affettuosa per i bimbi, un'amica per i genitori. Pochi giorni fa si è spenta al Valduce l'insegnante Luigina Cantafora, 58 anni, che i bimbi chiamavano "Lui". L'ha vinta un tumore all'esofago. Ha lottato fino all'ultimo, con grande coraggio. E si è staccata dai suoi allievi solo a febbraio, al momento del ricovero, quando le forze ormai la stavano abbandonando. Insegnava dal 1995 all'asilo Sant'Elia di via Alciato, dove ha cresciuto intere generazioni di bimbi. I familiari, gli amici e i genitori degli allievi di via Alciato - che ne sottolineneano la dedizione e l'affetto in una lettera commovente - l'hanno salutata per l'ultima volta mercoledì, nella chiesa di San Giuliano.
Ieri, mercoledì 13 aprile, abbiamo salutato una cara amica. Se n'è andata la maestra Luigina, così la conoscevamo noi, mamme di quei bimbi che quotidianamente, sino all'ultimo giorno in cui ne ha avuto la forza, ha accudito amorevolmente e, quando era il caso, anche giustamente rimproverato. Perché Luigina era così: dolce e tenera, affettuosa e piena di attenzioni , ma anche inflessibile e rigorosa. Ma cosa dire oggi di Lei, nel giorno in cui vorremmo fissare un ricordo indelebile, che il tempo non possa scalfire, un'immagine, un singolo fotogramma che racchiuda tutto ciò che ha rappresentato e significato per noi, giorno dopo giorno? Vorremmo ricordare che era una "Maestra", la "Maestra" ed era fiera di questo suo ruolo che svolgeva con dedizione assoluta. Quel genere di maestra che gli alunni ricordano, una volta divenuti adulti, nei momenti importanti, a cui mandano l'invito per il proprio matrimonio, a cui scrivono quando sta per nascere il primo figlio… Purtroppo non sarà possibile ai nostri figli condividere con Lei questi momenti e noi non potremo raccontarle come andranno a scuola, cosa faranno da grandi, non potremo più ridere insieme nel preparare le feste scolastiche, non potremo più scambiarci ogni mattina frettolosamente pezzi di esistenze, di ricordi, di emozioni, non potremo più prendere insieme quel gigantesco gelato passeggiando sul lungo lago, né potremo più sentire il suo caldo messaggio quotidiano che regalava generosamente a tutti, e che ci sembra risuoni ancora nel corridoio della scuola, quando ci congedava con il suo squillante: «Vi voglio bene!».
Grazie Luigina,
per tutte le parole di incoraggiamento, di entusiasmo, di affetto donate a noi e ai nostri bambini, per la tua dolce fermezza nell'educare i nostri figli, per le centinaia di donne e uomini che hai accompagnato dalla prima infanzia alla scuola elementare che, ora adulti, fanno tesoro dell'educazione ricevuta, per avere offerto la vita intera al servizio educativo, per avere dedicato la tua vita lavorativa alla costruzione di quel piccolo universo, esempio davvero unico, che è la Scuola materna Sant'Elia, mondo di religioni, colori, culture diverse che si sono ritrovate a salutarti per l'ultima volta, tutte insieme, incuranti del loro credo e delle loro tradizioni, unite dall'affetto eterno che nutriranno per te per avere davvero donato la vita per una missione che sempre più nel mondo di oggi sembra non avere più spazio, per averci dato un esempio di serenità, bontà, ma anche fermezza e sicurezza nell'agire, per aver lasciato un'impronta indelebile nei nostri cuori e in quelli dei nostri bambini, e un motivo valido per andare avanti, su questa strada, incuranti delle difficoltà, degli ostacoli, con l'unico fine di "fare il bene".
Arrivederci…
Daniela Beretta
Lucia Arcioni
(a nome di tutte le mamme che hanno avuto la fortuna di conoscerti e di incontrati sulla strada della loro vita)
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