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Martedì 19 Aprile 2011
Como, sindacati e imprese
bocciano i politici locali
Nasce il patto per lo sviluppo. Il vicepresidente di Confindustria Como: «La politica e le istituzioni hanno fatto meno di quello che sarebbe stato loro possibile fare per affrontare questo momento di difficoltà economica»
Il «patto» tra imprenditori e sindacati nasce all'insegna della concretezza. Sei i capitoli tematici indicati dai firmatari per dare rinnovato ritmo all'economia comasca. Si parte da «occupazione e formazione» per arrivare alla voce «legalità».
«La strada scelta – afferma Tagliabue (Cisl) è quella di fare le cose assieme partendo da una lettura condivisa dei problemi del mondo del lavoro per individuare una strategia comune a vantaggio di tutti, lavoratori e imprese». «In un territorio - continua Tarpini (Cgil) - in cui il sistema politico e istituzionale è molto litigioso, riteniamo di assumerci la responsabilità di analizzare i problemi e successivamente proporre interventi concreti per consentirci di guardare avanti. Per uscire da questo momento di crisi è necessario che ognuno si faccia carico del problema dell'altro, senza distinzione».
«Proprio in un momento complesso come quello che stiamo affrontando – chiude Barresi (Uil) - si vede la capacità dei sindacati e degli imprenditori di lavorare alla creazione di una strada comune per uscire dalla crisi. Dobbiamo riorganizzare il nostro sistema per incidere sotto il profilo della produttività. Per farlo, c'è bisogno dell'impegno di tutti, sindacati, lavoratori e imprenditori».
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