Il nuovo palazzetto di Cantù:
"Un boomerang le accuse"

L'assessore Umberto Cappelletti replica ai pesanti rilievi mossi dal centrosinistra: "Non servivano tabelle e grafici, bastava leggere i documenti. Non spenderemo un euro in più"

l.barocco

CANTU' «Si sono molto impegnati nel produrre tabelle e grafici. Ma forse avrebbero fatto meglio a trovare qualcuno in grado di leggere i documenti». Destinatari del sarcastico parere, i consiglieri di Ulivo per Cantù. Mittente l'assessore ai Lavori pubblici Umberto Cappelletti. Oggetto del contendere il palazzetto dello sport, in merito alla realizzazione del quale il centrosinistra ha deciso di presentare una segnalazione ufficiale all'Autorità per vigilanza sui contratti pubblici, ritenendo che «i cambiamenti apportati al project financing sono lesivi del principio di concorrenza». Leggi l'inserimento della piscina nella struttura che verrà tirata su e gestita per i prossimi trent'anni dalla bresciana Turra. Costi raddoppiati, denuncia l'opposizione, e un parcheggio interrato da oltre dieci milioni di euro a carico del Comune. «Assurdo – ribatte Cappelletti – il contributo a carico dell'amministrazione è quello contenuto nel bando, non un euro in più». Leggi tre milioni e la cessione dell'area dell'ex Stecav e un'altra in via Spluga. Al di là dei dati l'attacco, per Cappelletti, è solo politico: «Il Partito democratico vuole creare confusione non avendo nulla da dire e trovandosi a rincorrere. La differenza tra noi e loro è tutta qua. Loro hanno creato il problema, noi vogliamo cercare di risolverlo. Noi vogliamo rimettere in moto la città anche dal punto di vista economico, dato che il cantiere creerà per un anno 300 posti di lavoro e poi il palazzetto altri 200; loro, nonostante si dicano tanto a favore dell'occupazione, vogliono bloccare tutto e creare esasperazione alle spalle dei canturini». Una scelta, quella di presentare questa segnalazione a Roma, già molto criticata anche da Lavori in corso, nonostante inizialmente questo approfondimento fosse stato voluto proprio in accordo con la civica, «pubblicizzata andando a chiamare i giornalisti», annota Cappelletti, e «cercando prima persino di addossarne la colpa proprio a Lavori in corso». Rivendica, il centrosinistra, anche il fatto che l'atto di affidamento della piscina sarebbe dovuto essere competenza del consiglio comunale e non della giunta, trattandosi di una modifica tanto sostanziosa: «La verità è che si tratta di una miglioria al progetto, di discrezionalità del privato – dice – che permetterà alla comunità di avere un nuovo impianto. Perché non avremmo dovuto affrontare questa situazione? Perché non cogliere l'occasione per azzerare il debito annuo da 300 mila euro, soldi pubblici, che deriva dalla gestione della struttura attuale?». I dubbi dei quattro consiglieri di Ulivo per Cantù, insomma, vengono ritenuti inconsistenti e mossi solo da motivazioni elettorali: «Abbiamo sempre operato nella massima trasparenza e con l'ausilio di professionisti. Se non avessimo avuto il coraggio di prendere delle decisioni certo complesse non saremmo mai nemmeno partiti, visto che per anni si è ripetuto che non era possibile abbattere un'opera pubblica. Queste accuse sono la dimostrazione di un modo di pensare e di agire anacronistico, mistificatorio e in definitiva molto triste». La paura fondamentale, ora, è che la segnalazione fermi o ritardi ulteriormente i lavori. Ipotesi che lo stesso centrosinistra ha smentito, non trattandosi di una denuncia. «Noi andiamo avanti – ribadisce Cappelletti - e siamo sereni. Restiamo in attesa delle ultime autorizzazioni, poi, conclusi i passaggi burocratici, partirà la costruzione. Nulla è stato bloccato».

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Mercoledì 20 Aprile 2011

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