La fabbriaca del grafene
apre a ComoNext

La Directa Plus, titolare del brevetto di lavorazione, aprirà l'impianto nel Parco tecnologico a giugno

e.conca

LOMAZZO Il grafene approda a ComoNext. Nonostante il mancato arrivo di due milioni di euro del Fit, il Fondo per l'Innovazione Tecnologica, promessi dal Ministero per lo Sviluppo Economico, il pool di ricercatori della Directa Plus non si ferma. La società milanese, impegnata nello sviluppo di processi innovativi, ha deciso di proseguire la studio e di affittare uno spazio nel Parco Scientifico Tecnologico. L'obiettivo: installare l'impianto di lavorazione del materiale, nuova scommessa del mondo scientifico. «Quando si arriva ad un buon risultato, si deve andare avanti, ad ogni costo – annuncia l'ingegner Giulio Cesareo, numero uno della Directa, tra i primi a fiutare il valore del grafene, tanto da depositare, lo scorso anno, il brevetto dell'impianto negli Stati Uniti –. Contiamo sulla fiducia degli investitori e sulla possibilità di quotare in Borsa la società». La corposità delle risorse nasce dall'interesse attorno alle potenzialità del grafene. Più resistente della plastica e più forte dell'acciaio, raggiunge un livello di leggerezza, mai sperimentato. La resa industriale potrebbe provocare una rivoluzione, sostituendo il silicio dei computer, la plastica nei macchinari, modificando la resistenza dei pneumatici e alleggerendo ogni tipo di batteria.

Homepage / Olgiate e Bassa Comasca

Mercoledì 20 Aprile 2011

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