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Giovedì 21 Aprile 2011
Capiago, accoltellò la moglie
Un anno dopo torna libero
La corte d'appello di Milano ha ridotto a soli due anni di detenzione (contro i quattro del primo grado) la pena nei confronti del musicista cubano di Capiago Intimiano che nel mese di aprile del 2010 ferì la moglie al ventre con un coltello: non omicidio, ma lesioni personali aggravate
Il motivo del sostanzioso sconto è da ricercarsi nella riformulazione del capo di imputazione: i quattro anni rimediati a Como, con rito abbreviato, derivavano da una accusa di tentato omicidio (per la quale la Procura chiedeva sei anni di carcere), che a Milano è stata "derubricata" nell'accusa, decisamente meno grave, di lesioni personali aggravate. Presente in aula alla lettura della sentenza, il musicista non è riuscito a trattenere le lacrime: «È ovvio che la decisione dell'appello gli rende giustizia, anche nei confronti della figlia - ha aggiunto l'avvocato Galuppo - Ma è anche ovvio che si tratta di una soddisfazione più che altro processuale, perchédal punto di vista umano resta il dolore per l'accaduto, sia nei confronti della moglie, sia nei confronti della bambina».
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