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Giovedì 21 Aprile 2011
Cantù: cinema nel palazzetto
Lavori conclusi entro il 2012
Siglato l'accordo tra Turra e Cinelandia per la realizzazione di un multisala - Una consistente fidejussione garantirà il via al cantiere e il rispetto dei tempi programmati
Cinema all'avanguardia dal punto di vista tecnico, con sette sale, per circa 1.040 posti e uno schermo da 18 metri d'altezza – praticamente un'abitazione di cinque piani – per 26 di larghezza. «La sala avrà una pendenza del 45% - conferma – e i gradini tra una fila e l'altra saranno alti 60 centimetri l'uno». Persino, si pensa di equipaggiare le poltrone con delle cinture di sicurezza. Al di là della gioia degli estimatori dei sistemi di proiezioni di ultima generazione, questa firma smuove qualcosa all'orizzonte, visto che al momento il cantiere del palasport resta un'enorme scavo disabitato da ruspe e operai, in attesa che arrivino le ultime autorizzazioni necessarie per poter partire con la posa della prima pietra. Posa che inizialmente era stata fissata per il gennaio di quest'anno ma che ora viene data per la fine di giugno o i primi di luglio. Se in corso Europa niente accade, intanto, in via Manzoni da qualche tempo ha fatto la propria comparsa l'ufficio commerciale targato Turra per la vendita degli spazi in questione. Leggi quasi 14 mila metri quadrati da popolare con 41 negozi, una struttura media di vendita – 2.500 metri quadrati - sei spazi per bar e ristoranti. E il cinema. Incoraggiante il suo sbarco, perché attrattiva che potrà garantire al palazzetto di vivere e attirare pubblico anche la di fuori del calendario sportivo. E far sì che la struttura possa essere economicamente autonomo e non certo focalizzata solo sul basket è punto fondamentale. Inoltre questo multisala, con i suoi 3.500 metri quadrati garantisce da solo la copertura del 25% degli spazi commerciali da piazzare.
Per il momento, di certo c'è che l'accordo tra Turra e Cinelandia prevede la consegna del multisala, e quindi della struttura di corso Europa, per la fine del 2012. E la firma sulla fidejussione implica che non rispettare questa scadenza porterebbe a contraccolpi economici non certo indifferenti. Quindi riuscire a chiudere il cantiere per quella data non è solo un'opzione. Anzi. Un'indicazione che, quantomeno, fa ben sperare circa un non ulteriore dilatarsi dei tempi, timore che la mancata partenza della costruzione cominciava a far serpeggiare. E di paura, ora c'è anche quella legata non all'iter burocratico ma alla politica, la paura - condivisa dal basket e dei tifosi, degli amministratori e dagli imprenditori che entreranno nel palasport - che la segnalazione inviata a Roma dal centrosinistra possa bloccare i lavori. Ulivo per Cantù assicura che non accadrà, non trattandosi di una denuncia. Ma il nervo che hanno toccato, dopo vent'anni di Palababele, è di quelli scoperti.
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