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Giovedì 21 Aprile 2011
Riapertura del lungolago
Problemi superabili
C'è un problema, ma c'è anche la soluzione. E la riapertura provvisoria della passeggiata a lago di Como, nel tratto tra i giardini e piazza Cavour, resta un'impresa possibile. Questo - in estrema sintesi - l'esito del vertice che si è tenuto nel tardo pomeriggio di ieri a Palazzo Cernezzi.
COMO C'è un problema, ma c'è anche la soluzione. E la riapertura provvisoria della passeggiata a lago, nel tratto tra i giardini e piazza Cavour, resta un'impresa possibile. Questo - in estrema sintesi - l'esito del vertice che si è tenuto nel tardo pomeriggio di ieri a Palazzo Cernezzi. Seduti intorno a un tavolo, i responsabili di tutti gli enti coinvolti nell'operazione, a partire da quelli che finanzieranno interamente i lavori: le associazioni di categoria (rappresentate dal presidente dell'Ance Valentino Carboncini e dal direttore Valter Ferrario) e i privati (il coordinamento è stato affidato agli Amici di Como, c'erano i referenti dell'impresa Bruni e il presidente di Acsm-Agam Umberto D'Alessandro). Presenti anche l'architetto Giuseppe Cosenza, ideatore del progetto, e i dirigenti del Comune che seguono il cantiere sul lungolago (Antonio Viola e Antonio Ferro, con la responsabile del settore legale Antonietta Marciano e il direttore generale Nunzio Fabiano). Un faccia a faccia durato quasi 2 ore, che non si è concluso con la fumata bianca ma è stato valutato da tutti «positivo». Al centro dell'attenzione è rimasto il problema delle palancole (maxi pali di ferro) che attualmente occupano parte della passeggiata e dovranno essere spostate. Bocciata l'idea di affidare l'incarico a Sacaim (la ditta che ha vinto l'appalto per il cantiere delle paratie) spendendo altri 60mila euro (i privati si sono impegnati a garantirne tra 100mila e 120mila per consentire la riapertura), i promotori hanno suggerito un'alternativa meno onerosa: accatastare una parte del materiale (le palancole più corte, da 10 metri) verso i giardini, nell'area che ospita i prefabbricati per gli operai e un'altra parte (quelle da 17 metri) nella zona della passeggiata che in ogni caso non sarebbe stata accessibile ai pedoni (l'area attigua all'attuale marciapiede e ai tigli). Una volta trasferite, le palancole verrebbero “nascoste” con del verde o appositi pannelli. L'ipotesi verrà ora vagliata dal Comune e a breve è attesa la risposta definitiva. Potrebbe essere Sacaim ad assumere l'incarico, oppure si occuperà dell'intervento un'azienda specializzata che fa parte del gruppo dei finanziatori comaschi. Nelle prossime ore (forse già oggi) verrà effettuato anche un sopralluogo e poi ci sarà un nuovo vertice tecnico. L'obiettivo resta quello di sciogliere i nodi entro una settimana.
L'idea è quella di allestire una passeggiata con maxi aiuole e composizioni floreali geometriche.
Michele Sada
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