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Sabato 23 Aprile 2011
Nell'omicidio Brambilla
il mistero dei soldi spariti
Secondo il patrono di parte civile dal patrimonio della vittima mancherebbe circa un milione di euro, che Brambilla avrebbe affidato ad Alberto Arrighi, l'omicida
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Ma perché la vittima avrebbe dovuto "stivare" un milione di euro, come sostiene la parte civile, nel negozio di Arrighi. Secondo gli avvocati, si trattava di denaro contante e assegni circolari che Giacomo aveva prelevato dai conti correnti delle sue attività - le aree di servizio tra Como, Varese e Monza - temendo che, nel contenzioso in atto con Shell, la sua casa madre, qualche tribunale potesse prima o poi emettere un provvedimento cautelare per inibirgli l'accesso ai conti. Credibile? Credibile sì, anche perché il contenzioso con Shell era effettivamente in atto ma qualche interrogativo rimane comunque, a partire dalla totale assenza del benché minimo documento, per non dire ricevuta, della benchéminima pezza giustificativa. Se è vero che in negozio c'erano quei soldi - circostanza che probabilmente non potrà provarsi mai - significa che tra vittima e carnefice c'era più che un rapporto di amicizia, c'era un rapporto di totale e cieca fiducia.
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