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Giovedì 28 Aprile 2011
L'arpista di Como in Giappone
«Regalo musica agli sfollati»
Fabio Conistabile, 37 anni, suonerà (e dormirà) in quattordici rifugi. Cinque dei quali si trovano nelle vicinanze della centrale di Fukushima
Lui è il musicista Fabius Constable. Capello lungo, unghie della misura giusta per pizzicare le corde, artista che ragiona fuori dagli schemi: quando ha osservato le immagini della catastrofe nipponica, un nugolo di emozioni hanno iniziato a percorrergli mente e corpo e ha deciso che «bisognava fare qualcosa e far capire ai giapponesi che ci sono persone che si preoccupano per la loro sorte». Se l'indifferenza è la morte della civiltà, Fabius Constable è l'esatto opposto: l'8 maggio partirà per Tokyo e qui fino al 24 maggio darà vita a un tour per tutto il Paese tenendo 14 concerti gratuitamente in altrettanti rifugi allestiti per l'emergenza, di cui 5 nell'area esposta al pericolo radioattivo di Fukushima e un numero da definire a Tokamachi, città gemellata con Como dal 1975. Nessun trattamento da star, nessun lussuoso albergo. Fabius dormirà in 10 occasioni su 14 insieme ai rifugiati e quasi sempre, nel tour reso possibile dalle giapponesi Chufa Kanazawa e Tomomi Watanabe, si esibirà in session con altri artisti locali, alcuni del calibro di Bucci, trombettista del Blue Note di Tokyo. Dopo i concerti, Fabius trascorrerà un'altra settimana in Giappone per «documentare con fotografie quello che stanno passando i giapponesi, una popolazione abituata a vivere agiatamente, che in alcuni casi ora ha perso tutto».
L'artista lariano, inoltre sarà ambasciatore di Pace per il Comune di Como: il capoluogo lariano, infatti, è membro delle associazioni riconosciute dalle Nazioni Unite «Città messaggere di pace» e «Sindaci per la pace» e l'ufficio relazioni internazionali ha investito Fabius di questo importante ruolo. Al suo rientro, le fotografie e l'esperienza maturata nel Sol Lavante potrebbero trasformarsi in una mostra aperta a tutti i comaschi. D'altronde, Fabius conosce già bene Hiroshima e nella sua giovane carriera (ha 37 anni) ha già girato mezzo mondo: dal 2000, quando ha firmato con la casa discografica Ethnoworld, ha già venduto 140mila cd. L'ultimo compact disc è stato registrato con la collaborazione di 67 musicisti provenienti da ogni angolo del pianeta. Sempre a lui, si deve la tappa lariana il 2 aprile scorso del concerto all'auditorium del collegio Gallio delle voci bianche della televisione di Stato di Hiroshima, esibizione resa possibile anche grazie al generoso contributo della Famiglia Comasca presieduta da Piercesare Bordoli e alla collaborazione con l'associazione lariana di amicizia italo-giapponese Miciscirube. E che sia un personaggio cosmopolita a tutto tondo, lo si ricava anche dalle motivazioni che lo hanno spinto a scegliere il nome d'arte attuale: il suo vero cognome, infatti, è Conistabile, ma quando i fratelli di suo bisnonno decisero all'inizio del '900 di emigrare negli Stati Uniti, non appena misero piedi a Boston si videro modificare il nome di famiglia in un più anglofono Constable. A Fabius la modifica e la storia che l'accompagna piacquero talmente tanto da farne il proprio nome d'arte, più adatto ad essere riletto e pronunciato dalla platea internazionale cui lui si rivolge. Curioso anche come sia nata la passione per l'arpa celtica: «A 24 anni ero in Irlanda, a Donegal, scoppiò un improvviso acquazzone e trovai rifugio in un negozio di articoli musicali, qui incontrai per la prima volta quello che sarebbe diventato il mio strumento preferito». Poi a scuola in Irlanda e in Bretagna da una quindicina di differenti e affermati maestri: ora è lui a dare lezioni, non solo di musica ma anche di civiltà.
Luca Marchiò
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