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Venerdì 29 Aprile 2011
Caso Ca' d'Industria
I politici sfilano in procura
Scarano querela per calunnia il vigile che ha testimoniato contro di lui e il pm convoca Bruni, Cenetiempo e Airoldi come persone informate sui fatti
Ma procediamo con ordine. Dopo aver subito due perquisizioni domiciliari, il sequestro di due computer e soprattutto la richiesta di rinvio a giudizio per istigazione a delinquere e diffamazione ai danni di Domenico Pellegrino, presidente di Ca' d'Industria, Davide Scarano - assieme al suo legale, l'avvocato Fulvio Anzaldo - ha deciso di passare al contrattacco e di formalizzare una denuncia per calunnia nei confronti dell'agente della polizia locale Giorgio Riboldi. Il vigile, residente a Briosco ma in servizio a Como, lo scorso febbraio si è presentato davanti alla polizia giudiziaria del pm (Daniela Meliota) titolare dell'inchiesta sul presunto complotto ai danni della dirigenza della casa di riposo per raccontare di ricordarsi bene di Davide Scarano, «uno dei sobillatori più accaniti» del «tentativo di linciaggio da parte della folla e dei sindacati» avvenuto - secondo l'accusa - il 17 marzo 2010 a margine della commissione consigliare convocata per discutere dell'esternalizzazione del servizio mensa. L'agente aveva dichiarato che Scarano, «in tutte le manifestazioni», era sempre presente «con il medesimo atteggiamento minaccioso e provocatorio». Parole che da un lato hanno definitivamente convinto il magistrato a chiedere il processo per il dipendente della Ca' d'Industria, ma che dall'altro hanno convinto lo stesso Scarano a passare all'offensiva. E a denunciare il vigile per calunnia.
E veniamo agli ultimi giorni. A quando cioè la procura ha aperto un fascicolo sulla base della querela e iniziato a scavare nuovamente su quanto avvenuto quel 17 marzo. Da qui la convocazione a palazzo di giustizia degli amministratori che, quel giorno, erano presenti alla commissione: il sindaco, l'assessore Cenetiempo e Veronica Airoldi. I primi, ma non gli unici a essere chiamati a raccontare i fatti di quel giorno. Per verificare in quanti, davvero, ricordano il «tentativo di linciaggio» ai danni di Pellegrino, le urla e le minacce del «sobillatore» Scarano e quel clima di tensione descritto in sette righe di verbale dal testimone.
Nell'attesa della fissazione dell'udienza preliminare a carico di Scarano, dunque, si ritorna a indagare sui mesi caldi della contestazione in Ca' d'Industria.
Paolo Moretti
Michele Sada
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