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Sabato 30 Aprile 2011
Una cupola contro gli odori
La strategia di Comodepur
Il sindaco al presidente: "Serve una soluzione provvisoria". Comodepur, esalazioni sottovetro. Più precisamente, vetroresina: è la soluzione individuata dal consiglio d'amministrazione e già illustrata in una riunione al Comitato dei cittadini che da tempo protestano per i miasmi
Copertura e batteri: sarà una formula efficace? «Secondo i dati in nostro possesso, non saranno completamente abbattute le esalazioni, ma fortemente attenuate – sottolinea Coppa – e questo mi sembra un risultato importante, fa da battistrada e lancia un messaggio ai cittadini: non è vero che Comodepur è indifferente al contesto». Ma è un intervento a portata di mano? «Ottenuto il via libera dal consiglio d'amministrazione, pressoché all'unanimità, intendiamo avviare una sperimentazione – assicura Coppa - Se funziona, acquisiremo i preventivi e faremo una gara: per la copertura del trattamento primario, i tempi previsti sono tra agosto e settembre. Salvo imprevisti, provvederemo a coprire il resto, con tempi tecnici più lunghi, almeno fino a metà dell'anno prossimo. Altre soluzioni sono state studiate e sottoposte a chi di competenza. Da ultimo, abbiamo studiato anche la costruzione di un depuratore al di là della ferrovia e dell'ex scalo merci». Il progetto sarà presentato ai residenti a metà maggio, dopo la prima riunione durata due ore in cui le parti hanno fatto presente le rispettive esigenze: qualità dell'aria per i cittadini; storia dell'impianto, attività e funzioni per l'ambiente dall'altra parte. Ed è pure stata ricostruita la storia dei progetti, da quello che ipotizzava un maxi depuratore a sud, nella zona del Bassone, all'impianto in caverna da 100 milioni di euro, almeno 5 anni ancora d'attesa. Ma le nuove tecnologie avranno pure un ruolo per alleviare i disagi su un impianto esistente da più di trent'anni e quando fu costruito, la zona tra la Ticosa e la stazione San Giovanni sembrava la migliore. «Noi siamo intenzionati ad investire, nonostante il destino della Spa sia incerto – sottolinea Coppa – il sindaco ci ha incoraggiati, come se dovessimo rimanere dove siamo per altri vent'anni. Vogliamo collaborare con il Comitato: il confronto continua».
Maria Castelli
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