Buche, si spende in rappezzi
quasi come per le asfaltature

La cifra sembra incredibile, eppure è stata messa nero su bianco dal dirigente del settore Strade, Antonio Viola: nell'ultimo anno il Comune di Como ha speso ben 640mila euro soltanto per coprire le buche con i «rattoppi».

a.savini

COMO La cifra sembra incredibile, eppure è stata messa nero su bianco dal dirigente del settore Strade, Antonio Viola: nell'ultimo anno il Comune ha speso ben 640mila euro soltanto per coprire le buche con i «rattoppi». Erano stati i consiglieri Mario Molteni e Roberta Marzorati (Per Como) a chiedere lumi sui costi sostenuti dall'amministrazione per questo genere di interventi, che spesso servono solo a coprire le voragini per pochi giorni (poi l'asfalto si rompe nuovamente). E la risposta arrivata dagli uffici di Palazzo Cernezzi ha lasciato di stucco i due esponenti dell'opposizione, tanto che Molteni ha affrontato l'argomento giovedì sera in consiglio comunale e ieri ha rincarato la dose. «Se confronto i 640mila euro spesi per i rattoppi con il budget a disposizione per le asfaltature del 2011, pari a 830mila euro, posso solo dirmi sconcertato - ha sottolineato - Ormai la cifra investita in un anno per quelli che dovrebbero essere lavori urgenti e straordinari raggiunge quasi la somma prevista per il piano asfalti ordinario ed è evidente che qualcosa non quadra. I rappezzi vanno fatti almeno per scongiurare rischi per gli automobilisti e i motociclisti, nessuno lo mette in dubbio, ma dovrebbero essere casi eccezionali. Nella normalità, non dovrebbero aprirsi così tante buche e, se una strada ha dei problemi, andrebbe rifatta. Non ci sono i soldi? Allora è un circolo vizioso, ma tocca a chi amministra la città risolverlo. Noi - ha aggiunto il consigliere - abbiamo proposto un emendamento al bilancio che chiede di togliere i 400mila euro destinati all'acquisizione delle quote del Politeama per spostarli proprio sul capitolo strade. L'unico modo per non sprecare i soldi in rappezzi è asfaltare e farlo bene – ha concluso Molteni – E magari sarebbe opportuno che nei quartieri tornassero gli “stradini”, che terrebbero monitorata e in ordine la loro zona, invece di affidarci sempre a ditte esterne». Paradossalmente, la soluzione indicata dal consigliere di minoranza (più soldi nel bilancio) è la stessa indicata dall'assessore Stefano Molinari (Pdl): «Se il consiglio comunale decide di destinare più fondi agli asfalti, sicuramente si risolve il problema – ha commentato ieri – Sarei solo felice se venisse approvato un emendamento come quello di Molteni. Si esce da questa situazione solo trovando altre risorse. Nelle condizioni attuali, non credo che sia uno scandalo la cifra spesa per i rattoppi, a meno che non mi si dica che ai cittadini va bene tenersi le buche. Non potendo intervenire in modo strutturale, cioè rifacendo i sottofondi, dobbiamo arrangiarci in altro modo. Se avessimo qualche milione di euro per rifare le strade, spenderemmo di sicuro molto meno per chiudere le buche». D'altra parte lo stesso dirigente, nella risposta all'interrogazione di Molteni e Marzorati, scrive: «Le strade della città di Como hanno sottofondi datati che andrebbero rigenerati e la formazione di buche è proprio causata dalla frattura dei sottofondi, che provocano il distacco del conglomerato bituminoso. Le strade con sottofondi compromessi devono essere fresate in profondità e successivamente asfaltate ma la situazione economica degli ultimi anni ha consentito solo di sostituire l'asfalto disgregato per 5-7 centimetri». Poi il dato più eclatante: «I costi dell'ultimo anno per i rattoppi ammontano a 640mila euro».
Michele Sada

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Sabato 30 Aprile 2011

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