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Sabato 30 Aprile 2011
Un lago di Como che vale
400 centrali idrotermiche
Sfruttando l'acqua attraverso le pompe di calore è possibile produrre 26 miliardi di kwh
A lanciare l'idea, Mario Raimondi, professore del Dipartimento di chimica, fisica ed elettrochimica dell'Università degli studi di Milano nel corso di un convegno giovedì sera a Villa Monastero a Varenna dedicato alla geotermia e alla possibilità di sfruttamento dell'acqua del Lario per alimentare più e più sistemi di pompe di calore al servizio del teleriscaldamento. Questo, nell'ottica di ridurre il ricorso alle fonti energetiche tradizionali, puntando su un'energia, quella idrogeologica, sicuramente ancora poco utilizzata ma, al contempo, dai potenziali interessanti.
Lo scenario dipinto da Raimondi ha due distinte chiavi di lettura. La prima è di natura strettamente economica. «Stimando il volume del lago pari a 22,5 chilometri cubi con una profondità media di 150 metri possiamo ipotizzare che, abbassando di un grado la temperatura del bacino, produrremmo qualcosa come 26miliardi di kwh, con un valore di mercato pari a 2-4miliardi di euro».
Numeri importanti, che, ovviamente, servono per dare la dimensione della risorsa più che a fotografare un bilancio vero e proprio. Di sicuro, «ci si può pensare».
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