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Lunedì 02 Maggio 2011
Un 1° maggio trionfale
per Como e il lago
In 15mila sui battelli e oltre 5mila sulla funicolare. Hotel: bis del successo di Pasqua. Pochi invece i negozi aperti
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A parlare, come sempre sono i numeri: i battelli della Navigazione laghi per esempio, hanno trasportato qualcosa come 15.000 persone (9.500 il giorno precedente), la funicolare Como-Brunate ne ha trasportate ben 5.150. Successo anche per la "batelada" promosso dal Sindacato padano.
Tanta gente in giro, si diceva, su auto scoperte, in moto, sulle due ruote a pedali e a piedi con tanto di macchina fotografica o videocamera per immortalare le bellezze visibili (e nascoste), e quindi aria di shopping, con tanto - però - di nota dolente. Come risaputo infatti i commercianti avevano la possibilità - data dal Comune - di tenere aperti i negozi, ma il risultato in centro città è stato di quelli che si possono definire “a macchia di leopardo”. Proprio ieri infatti i sindacati avevano proclamato lo sciopero della categoria, per ribadire il loro no deciso all'apertura dei negozi in una domenica che beffardamente ha coinciso con la Festa dei lavoratori. Secondo una stima della Cgil comasca, la media e grande distribuzione è rimasta aperta, ma a ranghi ridotti, con un afflusso scarso di clientela (hanno lavorato il 30/40 per cento delle maestranze); per quanto riguarda i negozi l'adesione allo sciopero si è attestata intorno al 50 per cento. Secondo la Confcommercio invece - pur in assenza di dati concreti - la stima è stata di meno del 20 per cento di negozi aperti.
Fortunatamente l'offerta era sull'abbondante: le vie del centro erano solcate dalle esibizioni itineranti delle bande in occasione della festa della Febaco, il Comune ha aperto straordinariamente e a ingresso gratuito il Museo archeologico la Pinacoteca e il Tempio Voltiano, e in più ha offerto, sempre gratuitamente l'itinerario “Il vero volto della città”. Buona l'affluenza anche al Castello Baradello, anch'esso aperto in via straordinaria e ovviamente numeri importanti per la grande mostra di Villa Olmo.
Dati ancora in fase di elaborazione, invece, per quanto riguarda gli alberghi, che però fanno ben sperare gli addetti ai lavori. Si è quindi ripetuto, con le debite proporzioni, il copione del ponte di Pasqua e Pasquetta, che aveva fatto registrare il pienone di turisti in riva al Lario, con una stima di camere occupate intorno all'80 per cento. Una realtà motivata - come confermato dall'assessore provinciale al Turismo Achille Mojoli - anche dall'ampliamento dell'offerta sul versante dei posti letto negli alberghi e nelle altre strutture ricettive. Quindi si può già pensare al 2 giugno, e guardare con fiducia alla stagione turistica 2011, nel corso della quale si dovrebbero cominciare a raccogliere i frutti del lavoro di “conquista” di nuovi mercati (Russia Brasile e Cina), e di quello mirato ad aumentare il tempo di permanenza dei turisti sul territorio, che ancora non arriva ai 3 giorni, contro i 4 del fratello maggiore Garda.
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