Un parco di 17 ettari
bloccato per un ponte

Non sono ancora partiti i lavori appaltati in agosto dal Comune per collegare Villa Olmo al Grumello, scavalcando via per Cernobbio. De Santis: "Como città grigia ha bisogno di questo parco, che sarà attraversato da un percorso ciclopedonale in tutta la sua lunghezza"

COMO - «A volte osservo la città da Cardina e rimango colpito dal grigiore. Dall'alto si nota solo una macchia di verde: i giardini a lago. E una piccola striscia lungo le mura, in viale Varese. Con il "Chilometro della conoscenza" non vogliamo soltanto mettere in rete dei luoghi di cultura, ma anche rendere fruibile un parco di 170.000 metri quadri, attraversato in tutta la sua lunghezza da un percorso ciclopedonale».
È da quattro anni che il presidente della Camera di commercio, Paolo De Santis, persegue l'idea di collegare Villa Olmo (comunale) con il Grumello (proprietà del Sant'Anna, gestita dall'omonima associazione di cui fa parte anche l'ente di via Parini) e la Sucota (dove la Fondazione Ratti ha già trasferito la propria sede proprio in adesione a questo progetto). Tra le serre di Villa Olmo e il Grumello si trova l'ex convento delle Canossiane, che De Santis si è più volte detto interessato ad acquisire per adibirlo a foresteria. Sommati, i parchi di queste ex dimore nobiliari (più quello delle suore), fanno, per l'appunto, 17 ettari: oltre il triplo dei giardini a lago (55mila metri quadri). Sarebbe il parco pubblico più grande di Como, secondo solo a quello del San Martino, da cui era partita l'inchiesta de La Provincia sulla «Città al verde»: 330.000 metri quadri, che però continuano a rimanere chiusi alla cittadinanza per - dicono dal Sant'Anna - ragioni di sicurezza. Cioè, paura dei vandali.
Nel caso del "Chilometro della conoscenza" - cui va il primato, se non della grandezza, almeno del fascino, visto che si snoda lungo il lago - non ci sono resistenze dei proprietari ad aprire i rispettivi giardini. Semplicemente manca il ponte che dovrebbe collegare il parco di Villa Olmo con le vecchie serre della medesima, e da lì con il Grumello e la Sucota, a scavalco della via per Cernobbio. Il Comune, dopo aver appaltato i lavori lo scorso agosto alle Officine Manganiello di Napoli, non ha ancora dato il via libera al cantiere. Un'impasse che, paradossalmente, rischia di costare alle casse di Palazzo Cernezzi, in termini di penali da pagare alla ditta appaltatrice, mentre la costruzione del manufatto sarebbe a costo zero, poiché pagata al 50% dalla Camera di commercio e al 50% con fondi europei (nell'ambito del progetto della Proivncia «Ecolarius»), per un totale di 224mila euro. «Senza quel ponte perde di significato l'intero percorso che rimarrebbe spezzato in due», sottolinea Paolo Brambilla, curatore del progetto assieme ai colleghi Renato Conti e Corrado Tagliabue. In attesa che si chiariscano i rapporti tra gli enti - il ponte atterrerebbe su terreno delle Canossiane, che però hanno già firmato l'autorizzazione prima della gara d'appalto e che tra l'altro lo hanno affittato da tempo al Comune stesso - Brambilla sta seguendo le altre parti del progetto "Chilometro della conoscenza", che prosegue a ritmo serrato: il 1° marzo è partito il recupero delle serre del Grumello destinate a ospitare laboratori sul paesaggio (conclusione prevista per il 15 gennaio 2012, costo 295mila euro) e il 1° aprile quello delle ex scuderie che diventeranno una foresteria da 19 posti letto (fine lavori 30 giugno 2012, costo 462mila euro). Durante l'estate sarà sistemata la copertura del Grumello (35mila euro), poi rimarranno gli ultimi due step già programmati: il recupero fitobotanico del parco (settembre 2011-giugno 2012, 270mila euro) e il completamento del percorso ciclopedonale già in gran parte esistente all'interno dei singoli parchi (gennaio-aprile 2012, 80mila euro).
L'architetto riguarda alcune foto delle celebrazioni voltiane del 1927, quando venne tracciata la strada che taglia il parco di Villa Olmo (prima passava davanti alla villa) e fu realizzato un ponte poi smantellato assieme a molte altre strutture temporanee. «Anche oggi abbiamo davanti un appuntamento importante, quello dell'Expo 2015 - sottolinea -. Oltre a ripristinare il ponte, si potrebbero reperire i finanziamenti per le serre di Villa Olmo». Bisogna solo ritrovare l'entusiasmo, e la volontà politica, del secolo scorso.
Pietro Berra
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A lato potete scaricare due presentazioni - del Chilometro della conoscenza e dei relativi interventi di recupero - predisposte dall'architetto Paolo Brambilla e dai colleghi che con lui curano il progetto (Elisabetta Orsoni e Corrado Tagliabue, più Renato Conti per quanto riguarda il ponte sopra via per Cernobbio)

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