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Domenica 08 Maggio 2011
"Ecco come si entra
nella 'ndrangheta"
Il boss comasco racconta i rituali, le regole e le abitudini degli 'ndranghetisti. E spiega quali sono i vari gradi della carriera da malavitoso
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«Ricordo il giorno in cui fu celebrato il rituale della mia affiliazione - scrive - eravamo in un terreno con una baracca» in Calabria. Alla cerimonia parteciparono in tutto una decina di persone: «Ci mettemmo tutti in cerchio a braccia conserte» e il più alto in grado iniziò il rituale.
«Buon vespero»
Tutti: «Buon vespero»
«Siete conformi?»
«Su di che?»
«Per battezzare un nuovo compagno»
«Conformissimi»
«Siete conformi?»
«Su di che?»
«Per passare alla prima votazione per conto di Antonino Belnome»
Tutti: «Conformissimi».
Inizia così l'ingresso nella 'ndrangheta. Con gli uomini d'onore disposti in cerchio e con una serie di domande e risposte dal sapore retorico. Una cerimonia che prevede tre "votazioni" consecutive: con la prima «ti riconoscono come un "picciotto" fatto a voce non appartenente a questo onorato corpo di società». Con la seconda «ti riconoscono come un "picciotto"» ancora «non appartenente a questo onorato corpo di società». È a questo punto che avviene «il giuramento con un coltello a scatto messo sotto il palmo della mano destra e tutti quanti posavano la loro mano destra» su quella di Belnome «e iniziava il rituale.
"Giura di rinnegare padre sorelle e fratelli fino alla settima generazione e di dividere centesimo per centesimo, millesimo per millesimo con i tuoi nuovi compagni e senza macchia d'onore o peggio di infamità a carico tuo e a discarico della società".
A quel punto dovevo dire "lo giuro" e tutti quanti dissero "lo giuriamo anche noi"». A quel punto con il coltello viene inciso il palmo della sua mano del nuovo affiliato: «Adesso ti riconosco come un "picciotto" fatto e battezzato appartenente a questo onorato corpo di società».
Il lungo manoscritto del boss comasco è una sorta di manuale di istruzioni per l'uso del perfetto 'ndranghetista. Con tanto di ricostruzione dei ruoli e soprattutto dei ranghi interni all'onorata società calabrese. A partire dal rango iniziale, quello dei "picciotti", ovvero «i soldati, sentinelle e servitori di umiltà». Un gradino sopra «ci sono i "camorristi", anche loro soldati. Poi subentra la maggiore dote all'interno del locale» di 'ndrangheta che è «la dote di "sgarro"». Lo "sgarrista" può «ricoprire le più alte cariche all'interno del locale».
Paolo Moretti
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Il boss di Como si confessa: vi racconto la 'ndrangheta