
Homepage / Cantù - Mariano
Domenica 08 Maggio 2011
Cermenate: inaugurata
l'alta scuola contro la mafia
La villetta confiscata alla criminalità organizzata, dedicata a Giorgio Ambrosoli, è già un luogo simbolo - Tra gli intervenuti il ministro Roberto Maroni, il procuratore capo di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone, il sacerdote antimafia palermitano padre Garau e i ragazzi dell'associazione siciliana "Jus Vitae"
CERMENATE «Il più grande pericolo per la democrazia è il silenzio degli onesti. E oggi, qui, gli onesti hanno parlato». Sindacati, politici, forze dell'ordine e privati cittadini, gli onesti cui si è rivolto sabato mattina il procuratore capo di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone, colui che coordinò le indagini che nel 2006 portarono all'arresto di Bernardo Provenzano. Riuniti alla consegna ufficiale delle chiavi del primo centro italiano ed europeo per la formazione contro tutte le mafie intitolato a Giorgio Ambrosoli, l'avvocato incaricato di liquidare la Banca privata italiana di Michele Sindona assassinato l'11 luglio del 1979. Giornata storica per Cermenate, che ha visto arrivare anche il ministro dell'Interno Roberto Maroni: «Questo è un momento estremamente importante, perché dà significato dell'azione dello Stato contro la criminalità organizzata. La Lombardia è la quarta regione italiana per numero di immobili sequestrati e la mafia qui è molto presente. Per questo è importante investire sui giovani, nella cultura della legalità». Centro che ospiterà anche una mostra permanente e una biblioteca per offrire alle nuove generazioni una memoria storica e che nascerà nella villetta di via Di Vittorio confiscata alla ‘ndrangheta nel 2007, dove a breve partiranno i lavori di ristrutturazione. «Una pietra miliare che speriamo possa germogliare e moltiplicarsi. E da lunedì lavoreremo per questo», l'intento espresso da Felice Romano, segretario nazionale del Siulp, il sindacato italiano unitario lavoratori di polizia. Sigla tra i promotori dell'iniziativa, nell'ambito del Progetto San Francesco, sostenuto dai sindacati delle costruzioni e dei bancari della Cisl - Filca e Fiba - e che coinvolge il prete antimafia palermitano padre Antonio Garau e i ragazzi dell'associazione Jus Vitae di Palermo. Anche loro ieri a Cermenate, dove erano già arrivati qualche settimana fa per la presentazione dell'iniziativa, creando un ponte tra il Comasco e la Sicilia, «ponte del'amicizia – ha sottolineato padre Garau - E ora tutti voi avete la grande responsabilità di diffondere questo messaggio per costruire un'Italia più giusta». E ponte tra generazioni, rappresentato simbolicamente dal sindaco Mauro Roncoroni che ha voluto accanto a sé il sindaco dei ragazzi, il piccolo Luca Cattaneo. «Vi ringrazio non da figlio - le parole di Umberto Ambrosoli - ma da cittadino, per aver voluto che l'esperienza di vita di mio padre possa essere modello, oggi che con grande facilità si colgono invece modelli altri che pure vengono considerati validi. Auspico che si voglia creare una nuova consapevolezza del ruolo di ciascuno nella lotta alla mafia. Il primo baluardo che si può attuare è vivere nel rispetto delle leggi». La palestra Malacarne, che ha ospitato la manifestazione, era gremita da rappresentati delle forze dell'ordine e amministratori dei Comuni vicini. Naturalmente folta la rappresentanza della Cisl, a partire dal segretario nazionale Raffaele Bonanni, che si è detto emozionato nel veder costruire qualcosa da parte della magistratura del Nord – tra il pubblico anche il procuratore di Milano Edmondo Bruti Liberati - e quella del Sud, nella direzione della lotta alla mafia «che sottomette i lavoratori, e li priva anche della vita, perché è nei loro cantieri che la sicurezza non c'è». Da lui l'invito, ripetuto in tutti gli interventi, a fare della pratica della legalità esperienza quotidiana, anche con l'impegno delle istituzioni a rendere sempre più trasparenti le pratiche per la concessione degli appalti pubblici. Una richiesta, quella della filiera della legalità, arrivata anche da Domenico Pesenti,segretario Filcae Giuseppe Gallo della Fiba.
© RIPRODUZIONE RISERVATA