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Mercoledì 11 Maggio 2011
Cabiate, elementari a pezzi
Lo dicono genitori e docenti
Elenco delle cose che non vanno compilato dai genitori e dagli insegnanti della scuola elementare "Manzoni" e inviato all'amministrazione comunale, che è proprietaria dell'immobile. Tra gli altri problemi, servizi igienici intasati, l'imbiancatura, il troppo caldo nelle aule e gli arredi da sostituire
È un lungo elenco di cose che non vanno quello compilato dai genitori e dai docenti della scuola elementare “Manzoni” inviato all'amministrazione comunale proprietaria dell'edificio: se su alcuni punti il municipio di via Grandi è già intervenuto (la sistemazione dei bagni nel seminterrato che sono tornati agibili dopo alcuni giorni di disagio), su molti altri – o quasi tutti – le prospettive che le cose possano cambiare non sono così rosee. Il problema è emerso nei giorni scorsi in occasione del Consiglio d'istituto: «Più di un mese fa – conferma Martino Gaffuri, il dirigente scolastico del II circolo di Mariano che ha competenza sulle primarie cabiatesi – alcuni genitori mi hanno chiesto il permesso di condurre un sopralluogo a scuola per vedere le eventuali criticità da affrontare. Dopo questo esame, hanno avuto un incontro con l'assessore alla pubblica istruzione Emilio Saldarini al quale hanno comunicato dove, secondo loro, bisognerebbe intervenire con una certa urgenza».
In cima alla lista dei problemi è tornato il surriscaldamento di alcune aule, problema che si verifica da qualche anno, conseguenza del taglio forzato dei pioppi vecchi di oltre 50 anni: la loro folta chioma, infatti, aveva sempre svolto la funzione di filtro tra i ragazzi e il sole proiettando ombra, ma adesso non è più così. «Lo sappiamo – conferma l'assessore Saldarini -, ma su questo aspetto temo ci sia poco da fare: in sostituzione delle piante ammalate e a rischio crollo, abbiamo messo a dimora nuove essenze, ma la loro altezza per il momento è di 5 o 6 metri, insufficiente per fare ombra su un edificio di tre piani. Bisognerà avere pazienza che crescano oppure sopportare il disagio che comunque è limitato a qualche settimana l'anno perché le soluzioni alternative, come la posa di pannelli oscuranti, hanno un preventivo di spesa superiore ai 30 mila euro che in questo momento il comune non può permettersi».
Genitori e insegnanti, però, chiedono anche maggiore attenzione nella manutenzione ordinaria.
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