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Giovedì 12 Maggio 2011
Erba sintetica sul lungolago
il sindaco sfida il ministro
«Se il ministro integra il progetto con 200mila euro lo modifichiamo». Così il sindaco Stefano Bruni e, nel mirino, c'è il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla che in visita a Como martedì non aveva esitato a stroncare l'idea dell'erba sintetica presentata dal calciatore del Milan Gianluca Zambrotta.
Nel frattempo, però, è emerso ieri che il contratto tra il Comune di Como e la società di Zambrotta, la Young Boys, non è ancora pronto e i privati non hanno ancora ricevuto nemmeno una bozza. Durante la conferenza stampa della settimana scorsa, sia il sindaco Stefano Bruni sia il segretario generale Nunzio Fabiano avevano parlato di tempi brevissimi per il contratto e si parlava addirittura della conferenza stampa con il calciatore del Milan entro questa settimana. Evidentemente i tempi tecnici non ci sono più. Anche ieri mattina lo staff di Zambrotta era a Palazzo Cernezzi per cercare di capire la situazione, anche perché la riapertura della passeggiata annunciata per l'11 di giugno rischia di essere rinviata. Si era parlato infatti di un mese di tempo per realizzare il progetto che prevede, oltre al maxi tappeto di erba sintetica, anche i parapetti in cristallo e giochi per i bambini. Il materiale, a fine ottobre (salvo proroghe) verrà rimosso perché il calciatore lo utilizzerà per il centro sportivo che sta ristrutturando a San Fermo. Ci saranno anche undici panchine (anch'esse in erba sintetica). Proprio l'erba sintetica aveva spaccato, oltre alla giunta (con l'assessore alla Cultura Sergio Gaddi che l'aveva bocciata immediatamente) anche la città e il consiglio comunale. Il presidente dell'Ordine degli architetti, Angelo Monti era stato netto: «Complimenti al calciatore per aver deciso di investire sulla sua città e aver favorito la riapertura provvisoria del lungolago (spenderà circa 500mila euro ma riutilizzerà buona parte del materiale, una volta rimosso, ndr), tuttavia l'altro progetto mi sembrava più consono al luogo. Il tappeto in erba sintetica è una soluzione forzata, fuori misura e non adeguata. Zambrotta ha delle legittime aspirazioni di tipo pubblicitario e promozionale, ma l'amministrazione avrebbe potuto scegliere un percorso diverso».
Gisella Roncoroni
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