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Giovedì 12 Maggio 2011
Contro i clandestini
anche gli elicotteri
In principio c'erano stati i droni. Ora è la volta degli elicotteri. Perché le forze aeree svizzere, le guardie di confine e la polizia cantonale fanno sul serio quando si tratta di controllare l'invisibile linea che separa la Confederazione dall'Italia.
L'obiettivo principale è di contrastare i reati predatori e il fenomeno dell'immigrazione clandestina.
La fase preparatoria è terminata. Ora si passa all'azione. Effettuati, infatti, i primi voli di addestramento per questo tipo di sorveglianza, all'aeroporto di Locarno l'Eurocopter è pronto e operativo per ogni intervento.
Prioritarie però saranno le azioni preventive: controlli costanti su tutta la fascia di confine, con particolare attenzione anche alla frontiera verde; ovvero i chilometri di boschi dove i passaggi illegali sono facilitati dalla fitta vegetazione e dall'assenza di controlli specifici. Sulle frontiere ticinesi resta così in vigore la massima allerta. I controlli dal cielo e l'aumento degli uomini in servizio rappresentano significativi impegni in aggiunta alle normali verifiche alle dogane, che si concentreranno in particolare nel Mendrisiotto.
Alessio Pagani
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