Homepage / Cantù - Mariano
Venerdì 13 Maggio 2011
Cardinal Saldarini: nel trigesimo
le celebrazioni a San Michele
Mercoledì santa messa concelebrata con la presenza del vescovo di Como monsignor Coletti - Al Torchio di Carimate una mostra che ha coinvolto anche i familiari
Impossibile e ingiusto dimenticare la figura di Saldarini, uomo di Chiesa e di profonda cultura, disponibile ad aprire al confronto e al dialogo nei dieci anni in cui ha retto la cattedrale torinese - dove ora riposa - dall'89 al '99. Dal nuovo millennio, una figura che è mancata a molti, a causa di una lunga e sofferta malattia. Una situazione di dolore personale che, purtroppo, lo ha costretto ad allontanarsi anche dalla sua stessa città natale, con l'esilio forzato nella sua abitazione di Milano. La volontà di preservare la doverosa memoria che spetta al cardinale scaturisce da chi sente vicino Saldarini. Il gallerista Luciano Prezzati, in questi giorni, riproporrà al Torchio di Carimate l'esposizione con la foto-ritratto ufficiale, già vista Al Rudere di via Matteotti. E' la riproduzione del volto dell'arcivescovo, eternato per mano del maestro Attilio Melo. L'originale è conservato nella Diocesi di Torino. «Durante la mostra - annuncia Prezzati - raccoglieremo delle offerte da destinare alla Curia di Torino, proprio in memoria del cardinale». La mostra - che ospiterà anche altro materiale sull'arcivescovo messo a disposizione dalla famiglia - sarà aperta nel pomeriggio, dalle 15 alle 19. Domani, anche alla sera, dalle 20.30 alle 22. Domenica, a orario continuato, dalle 10 alle 19.
Intanto, nel libro della mostra, si possono leggere alcuni ricordi. A cui si aggiungeranno quelli dei futuri visitatori di questi giorni. Si legge il nome di Nando Castelli, classe 1934, «che ha spesso servito messa come chierichetto». «Un grazie di cuore per l'esempio di virtù cristiane praticate e non solo predicate», il ricordo di Fernando Arnaboldi. «Con l'onore e l'orgoglio del sindaco - scrive Tiziana Sala - chiedo al nostro cardinale di continuare a pregare per la sua Cantù». «Da Cantù è partito il suo cammino - scrive la nipote Alessandra Saldarini - un cammino di Passione, che ha vissuto ogni momento. Così parlava in una delle sue omelie: «Poiché ogni vita è sacra, occorre rendersi conto che, soltanto se si dà un senso ad ogni vita, vale la pena di vivere. Solo se aiutiamo i giovani a scoprire gli orizzonti del senso della vita, ha un motivo fare la fatica di vivere. Per me vivere è Cristo»».
Mercoledì, alle 21, la messa per il trigesimo. Oltre al vescovo Coletti, sull'altare di San Michele, ci saranno i sacerdoti nativi e passati della parrocchia, e tutti i sacerdoti del decanato. Tra le navate, coloro che vorranno pregare nel ricordo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA