Scuole superiori a Como
Bocciato un primino su quattro

I dati dell'abbandono scolastico: su 16.007 iscritti l'anno scorso hanno abbandonato prematuramente gli studi 78 ragazzi (0,48%), mentre altri 249 si sono trasferiti in altra scuola.

a.savini

COMO I dati dell'abbandono scolastico (coloro che durante l'anno scolastico lasciano senza portare a compimento l'anno di studi), che non sono quelli del successo scolastico (coloro che conseguono un diploma triennale o quinquennale, compresi coloro che si sono trasferiti o hanno subito bocciature). Ieri l'Ufficio scolastico provinciale ha reso noti i dati sull'abbandono nelle scuole superiori pubbliche del comasco: su 16.007 iscritti l'anno scorso hanno abbandonato prematuramente gli studi 78 ragazzi (0,48%), mentre altri 249 si sono trasferiti in altra scuola. Anche nelle scuole paritarie la percentuale è analoga: su 2.662 iscritti in 12 (0,45%) hanno abbandonato, mentre altri 15 si sono trasferiti. Il record negativo come scuola, seppur in termini percentuali sempre modesto perché inferiore all'1,5%, spetta al Caio Plinio Secondo: dove su 867 iscritti in 13 hanno abbandonato e in 66 si sono trasferiti in altro istituto. Percentuali modeste, che si trasformano nella realtà però in ragazzi con nomi e cognomi, che vengono preso in carico in discreto numero dal responsabile provinciale della rete di orientamento scolastico Luca Monti e dalla responsabile dei percorsi di riorientamento didattico Silvia Bassanini. Sono una trentina i ragazzi che l'anno scorso sono stati reindirizzati verso un istituto più consono alle aspettative e capacità dello studente. «Avere un livello di formazione più alto – afferma Monti – significa dotarsi di strumenti di cittadinanza indispensabili a vivere nella nostra società». L'importante è che i ragazzi non adottino la “politica del divano”: «Ho incontrato tanti ragazzi – afferma la Bassanini - che dopo un mese in cui si alzavano alle 11 per fare nulla, si sentivano svuotati. Questo stato provoca gravi danni nella formazione psicologica degli adolescenti». Se si volge lo sguardo invece ai numeri del successo scolastico (conseguimento diploma professionale o quinquennale), le percentuali di coloro che non raggiungono l'obiettivo, stando ai dati divulgati dalla rivista Tuttoscuola sulla base di elaborazioni ministeriali, sono molto più alte: il 21,7%. L'Ufficio scolastico provinciale non ha confutato il dato di Tuttoscuola, ma ha reso noto i numeri dei respinti al primo anno di scuola superiore: l'anno scorso su 4.643 iscritti, i respinti a giugno sono stati 931 (13,29% licei, 22,50% tecnici, 28,80% professionali) e quelli a settembre 135, per un totale di 1.068 pari al 22,96%. Una percentuale che fa sorgere molti interrogativi.
Luca Marchiò

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Venerdì 13 Maggio 2011

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