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Venerdì 13 Maggio 2011
Sant'Anna, i disabili
chiamano il Gabibbo
Niente posti auto per i disabili davanti all'ingresso del Sant'Anna: cittadino comasco chiama «Striscia la notizia». Tornano alla ribalta - questa volta in modo eclatante - le difficoltà di accesso all'ospedale di Como per le categorie più fragili.
Due, come detto, gli appunti mossi dal signor La Vecchia, che si aggiunge ai tanti altri cittadini intervenuti sul tema negli ultimi mesi. «Quando si arriva davanti alla hall dell'ospedale, rispondono che la macchina deve uscire - scrive nella lettera inviata anche a Striscia la notizia - e bisogna parcheggiare in fondo». Situazione poco piacevole per chi accompagna una persona che non deambula, ma ancor di più (come nel caso in questione) per il disabile che arriva da solo alla guida dell'auto: «Forse farci parcheggiare davanti all'ospedale è disdicevole…». Il direttore medico di presidio, Fabio Banfi, assicura che la criticità verrà affrontata a breve: «C'è un problema di accoglienza e lo esamineremo. Se sarà possibile, introdurremo delle migliorie, come dei nuovi posti in un'altra area. Comunque chi deve far scendere un paziente disabile davanti all'ingresso può farlo e, se ne ha necessità, rivolgendosi al personale otterrà un aiuto. Ma i posti auto nel piazzale sono solo una decina e dev'esserci per forza una rotazione. Ne abbiamo invece 23 all'autosilo e il tragitto che porta all'ingresso è breve e pianeggiante». Il percorso, intanto, verrà almeno coperto con una tettoia anti-pioggia, come richiesto a più riprese dagli utenti (i lavori partiranno entro l'estate). E il responsabile della vigilanza, Alberto Quadrio, garantisce: «Usiamo il buonsenso e cerchiamo di agevolare chi ne ha bisogno, ma ogni giorno al Sant'Anna entrano 3mila persone tra le quali circa 200 disabili e non è pensabile che possano parcheggiare tutti sul piazzale».
Quanto al problema della cassa dell'autosilo non sorvegliata in alcune fasce orarie (i portatori di handicap non possono mostrare il tesserino e sono quindi costretti a pagare alla macchinetta, per ottenere il tagliando e poter uscire): «Ci attiveremo con il Comune di San Fermo - dice Banfi - per trovare una soluzione». Ma l'intero meccanismo andrebbe rivisto: «Per ora - ricorda un paziente - siamo costretti, una volta usciti dall'ospedale, a raggiungere il veicolo per prelevare il pass arancione dal parabrezza, portarlo alla cassa e poi tornare all'auto. Deve arrivare il Gabibbo a risolvere la questione?». E mentre le categorie più fragili protestano, i “furbetti” non demordono. Anche ieri decine di auto e moto stazionavano sulle rotatorie a due passi dall'ospedale. Risultato: raffica di multe dai vigili di Montano Lucino e San Fermo.
Michele Sada
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