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Sabato 14 Maggio 2011
Non risponde al cittadino
Condannato il comune
L'amministrazione dovrà versare spese legali e processuali per aver negato l'accesso agli atti. Una vicenda conclusasi con avvocati, carte bollate e tribunale amministrativo, quella che vede antagonisti il Comune di Albiolo e Luciano Coccioli, titolare dell'omonima azienda agricola con sede a Valmorea
Coccioli, a causa di un intervento del Comune di Albiolo per la posa di una tubatura idrica di allacciamento all'acquedotto, non riusciva più a raggiungere le proprie serre e coltivazioni per la presenza di uno scavo in mezzo alla carreggiata stradale. Nonostante numerose richieste di spiegazione al Comune di Albiolo, committente dei lavori, l'agricoltore non ha mai ottenuto risposta. «Ogni volta era una lettera protocollata che ci veniva rispedita indietro senza alcuna spiegazione. Noi volevamo solo capire il motivo per il quale questi lavori erano fermi, come mai non c'era alcuna attività dell'impresa appaltatrice e, soprattutto, perché non ripristinavano la strada che mi avrebbe consentito di raggiungere i miei terreni e le mie serre con i mezzi agricoli. Ci hanno persino risposto che, siccome l'azienda agricola era in territorio di Valmorea, nulla avremmo dovuto chiedere e pretendere dal Comune di Albiolo. Eravamo costretti a trasportare gli ortaggi a mano per oltre 100 metri: dalle serre all'azienda agricola. Ho deciso, di concerto con il mio avvocato, di ricorrere al Tar».
L'epilogo della vicenda è stato favorevole all'agricoltore che, quattro giorni prima la riunione della sentenza , ha ottenuto dal Comune gli incartamenti tanto agognati. Il giudizio del Tar è stato altrettanto favorevole: la materia del contendere, cioè il non ottenimento degli atti, era da poco decaduta, in quanto trasmessi; ai giudici non è rimasto che stabilire a chi toccassero le spese del processo e del legale di Luciano Coccioli. Al Comune di Albiolo, quindi, il non aver concesso l'accesso agli atti è costato 1300 euro (800 euro di spese processuali e 500 di avvocato, ndr».
La notizia al Comune, stando alle parole dell'assessore Romano Civelli, contattato per commentare la vicenda, non è ancora giunta. «Non sappiamo ancora nulla di ufficiale – dice Civelli- anche se immaginavamo che la sentenza fosse a noi sfavorevole. La vicenda, comunque, non è imputabile all'amministrazione comunale, ma alla segreteria ed all'ufficio tecnico, che negarono al cittadino l'accesso agli atti».
Soddisfazione per l'epilogo della vicenda, ma anche un pizzico di amarezza, nelle parole di Luciano Coccioli, riconosciuto dal Tar legittimato ad ottenere quelle carte. «Trovo alquanto bizzarro che un cittadino per ottenere quello che gli spetta per legge debba fare ricorso a tribunali ed avvocati – osserva l'agricoltore – quando poi alla fine della tenzone il Comune mi ha inviato le carte richieste prima della sentenza ed ora si trova nella posizione di dover pagare avvocato e tribunale, naturalmente con i soldi dei cittadini di Albiolo».
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