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Venerdì 20 Maggio 2011
Megarogo alla Blm di Cantù:
impossibile la stima dei danni
Tecnici al lavoro per stabilire le cause dell'incendio. Prime ipotesi: le fiamme potrebbero essere partite dai carrelli lasciati in carica - La proprietà punta con determinazione a far ripartire presto la produzione
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I vigili del fuoco – una quarantina, arrivati anche da fuori provincia: hanno domato le fiamme nel giro di un'ora e mezza – mercoledì hanno continuato a lavorare fin oltre la mezzanotte. Ieri mattina, alle 7, i pompieri hanno completato la messa in sicurezza. Sempre ieri, i corrieri non potevano entrare per le consegne, mentre alcuni operai stavano iniziano a mettere ordine nel disastro.
I sindacati stanno seguendo gli sviluppi. Nell'azienda di via Selvaregina sono impiegati più di cento dipendenti. «Per fortuna non ci sono stati feriti – ricorda Lorenza Auguadra, segreteria provinciale Fim Cisl – l'importante ora è riorganizzarsi con il lavoro. C'è l'intenzione di ricominciare a giorni. L'azienda è attenta anche al rispetto delle norme di sicurezza. Può darsi che qualche aspetto sia stato leggermente sottovalutato nel magazzino, che rappresenta la parte più vecchia, ma è tutto da verificare. Per ora ci sono solo ipotesi anche sulle cause dell'incendio: tra i lavoratori si dice che la scintilla potrebbe essere partita da alcuni carrelli lasciati in carica». «Abbiamo chiesto all'Unione Industriali di Como – riferisce Ettore Onano, Fiom Cgil – se la Bml abbia già inoltrato richiesta per accedere agli ammortizzatori sociali. Così non è stato. Sul riavvio dell'attività, aspettiamo di capirne di più in questi giorni».
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