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Lunedì 23 Maggio 2011
Cantù: in piazza Garibaldi
la giornata del volontariato
Tante le iniziative e le simulazioni per dimostrare le effettive capacità dei gruppi dell'emergenza - Piccole-grandi storie di decine e decine di persone che dedicano il loro tempo libero per tutelare i concittadini
Domenica, in piazza Garibaldi, la festa del volontario. Appuntamento ormai tradizionale negli ultimi anni, con gli stand di protezione civile, vigili del fuoco e Croce Rossa. Nell'idea di sensibilizzare i cittadini ad avvicinarsi al volontariato. Di nuove forze, c'è sempre bisogno. «Qui a Cantù, in protezione civile, siamo circa quarantacinque - spiega Luca Montorfano - ma servono i giovani. Da noi si può iniziare anche a sedici anni. Non si esce per le emergenze ma, affiancati da un tutor, si svolgono altri servizi meno impegnativi. Bisogna avere voglia di dedicare un po' del proprio tempo. Io sono dentro in protezione civile da una quindicina di anni. Prima di sposarmi, ho dato buca a qualche appuntamento con la fidanzata. Serve passione e un po' di comprensione in famiglia».
Storico referente dei volontari dei vigili del fuoco è Tiziano Arnaboldi. «Lavoro in una falegnameria - spiega - ma se c'è un'emergenza, vado sul posto. Recupero alla sera o al sabato le ore di lavoro. Penso che il problema principale, per noi, sia la burocrazia. Oggi si è presentato un ragazzo, interessato a entrare nei volontari. Per come sono le leggi, ci vorrà circa un anno e mezzo, tra visite mediche e approvazioni varie. Ma non bisogna farsi scoraggiare. Nel volontariato, l'aggregazione è forte».
Lorenza Roccaro è entrata in Croce Rossa da un paio d'anni, quando le norme erano già cambiate. «Con i nuovi step, si è passati dai sei mesi ai nove mesi, per diventare volontario - dice dal centralino di via Ariberto - l'impegno è soprattutto al fine settimana, il sabato e la domenica. In un mese, bisogna tenere conto di qualche notte. Ma non è un peso, si fa tutto questo volentieri». D'incoraggiamento ai prossimi benvenuti nella famiglia dei volontari.
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