Sant'Anna distante
Più 20% al Valduce

Dopo il trasloco fuori città, per le emergenze meno gravi i comaschi preferiscono l'ospedale in centro

p.berra

COMO - I pazienti comaschi si stanno riorganizzando per l'accesso al pronto soccorso dei due principali ospedali, il Valduce, in centro città e il Sant'Anna, a San Fermo della Battaglia: si avverano le previsioni formulate l'anno scorso di questi tempi, quando l'attività di via Napoleona stava preparando il trasloco. O forse erano state formulate anche molto prima, quando si cominciò a parlare di trasferimento del Sant'Anna fuori Como: c'erano indicazioni sull'attestazione del Valduce come principale riferimento cittadino, soprattutto per le patologie ordinarie, posto che è il 118, nei casi gravi, di urgenza e d'emergenza, a decidere dove soccorritori, autoambulanze ed eliambulanza devono dirigersi con il paziente. Inoltre, l'ospedale Valduce non dispone di tutte le specialità offerte dal Sant'Anna, ospedale generale provinciale, a cominciare da ortopedia, traumatologia e una serie di chirurgie specialistiche. Per certe patologie, il paziente non ha scelta. Ma come “primo filtro”, la tendenza dei residenti in città punta su via Dante - via Santo Garovaglio. A San Fermo della Battaglia, l'ospedale è stato inaugurato a fine settembre: da allora, il pronto soccorso dell'ospedale Valduce ha assistito all'aumento del 10 - 20% dei pazienti. Fino a settembre 2010, gli accessi erano 50 - 60 al giorno, con punte anche fino a 70 nei periodi di epidemia influenzale, per esempio. Adesso, sono 60 - 70, con punte superiori agli 80 nei periodi a più forte domanda. «Anche per il pronto soccorso del Valduce, i tempi d'attesa per una visita si sono allungati, fatte salve le urgenze e le emergenze - afferma il direttore sanitario, Alessandro Rampa - il personale è adeguato, è stato rafforzato già da due anni, i medici sono dodici». Ma è evidente che se i pazienti sono aumentati e non tutti sono casi a rischio, l'attesa si allunga. Ma perché si registra un aumento di accessi? «Non è certo per un discorso di qualità - sostiene il dottor Rampa - sia il Valduce, sia il Sant'Anna presentano due ottimi pronto soccorso. Il primario del pronto soccorso del Valduce, Andrea Bellone, indiscutibile professionalità, è ora al Sant'Anna e al pronto soccorso del Valduce è in servizio il dottor Antonello Strada, residente a Como, primario già molto apprezzato all'ospedale di Lecco». Modestia o fair play verso un altro ospedale? «I cittadini seguono le regole della fisica dei liquidi - spiega il direttore - cioè si recano nel luogo più comodo, più vicino, per ricevere un servizio. Il pronto soccorso del Valduce è il più vicino per i residenti in centro città e nelle immediate vicinanze. Il pronto soccorso del Sant'Anna è il più lontano». Eppure, l'utenza del pronto soccorso del Sant'Anna è stabile, 16.000 accessi nel primo quadrimestre del 2011, in linea con l'anno scorso, pur in presenza di un aumento della complessità dei casi che si presentano. Perché: il nuovo Sant'Anna è più comodo per la fascia di utenza tra Como e Varese e della Bassa Comasca che prima si recava a Varese, a Tradate o a Saronno: per questo, non ha risentito della perdita di pazienti provenienti dalla città, sostituiti dai pazienti della zona sud e sud ovest. Ma l'idea, ancora empirica, è che anziani, madri con bambini, persone in difficoltà con i trasporti si rivolgano al Valduce, dove trovano un ambiente in cui si sentono di più a loro agio, perché più raccolto, più noto e perfino più familiare. Ci vanno a piedi e sanno dove parcheggiare, se non è l'autoambulanza a trasportarli. Solo una questione di comodità, ribadisce il dottor Rampa, di fronte ai primi dati, da confermare nei prossimi mesi.
Maria Castelli
[email protected]

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Lunedì 23 Maggio 2011

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