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Giovedì 26 Maggio 2011
Cermenate, dopo la scuola
anche un parco contro le mafie
La decisione del sindaco Mauro Roncoroni e del Progetto San Francesco, sostenuto dai sindacati delle costruzioni e dei bancari della Cisl - Filca e Fiba - e dal Siulp, il sindacato italiano unitario lavoratori di polizia, in risposta ai danneggiamenti alla targa di Falcone a Como
Una risposta concreta e vigorosa ai fatti dei giorni scorsi, quando la targa che ai giardini a lago di Como commemora Giovanni Falcone e le vittime della strage di Capaci è stata deturpata. Targa scoperta in marzo, presente la stessa Maria Falcone, sfregiata nella ricorrenza della strage. Fatto di estrema gravità, ancor di più pensando che già nel giugno passato i vandali si erano accaniti sull'albero della memoria piantato dagli studenti comaschi. E allora, per una targa oltraggiata ne arriveranno altre sette, che verranno sistemate all'interno del parco Scalabrini e mostrate alla cittadinanza nel giorno della festa della Repubblica. «Sono state offerte da un'azienda locale – spiega Alessandro De Lisi, responsabile del Progetto San Francesco, in passato oggetto di minacce a causa del proprio impegno - e sono la risposta di un'impresa perbene. Quelle che in Lombardia, a differenza di quanto accade in Sicilia, sono riuscite a non piegarsi alle intimidazioni». Quelle che il centro Ambrosoli – intitolato all'avvocato incaricato di liquidare la Banca privata italiana di Michele Sindona assassinato dalla mafia l'11 luglio del 1979 – esempio unico in Italia e in Europa, vuole salvaguardare dalla criminalità organizzata, diffondendo la cultura della legalità. Le targhe riporteranno l'effigie di vittime della mafia – Paolo Borsellino, Piersanti Mattarella, Carlo Alberto Dalla Chiesa e lo stesso Ambrosoli – e le loro parole. Anche il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni ha espresso il proprio rammarico per quanto accaduto a Como, parlando di «un atto vile che va condannato senza se e senza ma, attivando tutte le operazioni possibili per identificare gli autori in modo da riaffermare la cultura dello Stato, delle Istituzioni e della società civile contro l'illegalità e l'arroganza criminale».
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