Homepage / Cantù - Mariano
Sabato 28 Maggio 2011
Pizzo di Cantù: arredi sacri
per Papa Benedetto XVI
Si tratta di una veste e una tovaglia per altare fatti realizzare da una famiglia tedesca alla cooperativa "Civiltà Canturina", legata al missionario del Pime padre Augusto Colombo e alla scuola che ha realizzato in India
«La veste è stata realizzata in pizzo di Cantù dalle allieve della scuola della città fondata in India da padre Augusto Colombo, nota come Colombo Nagar». Si tratta di un abito utilizzato da Benedetto XVI non per le celebrazioni liturgiche, ma per le cerimonie ufficiali, quindi anche per le udienze o i ricevimenti. Si tratta di un elegante rocchetto pontificale, che reca davanti le insegne dello Stato della Città del Vaticano, le celebri chiavi di San Pietro, simbolo della Chiesa Cattolica.
Le sorprese però non finiscono qui. La Cooperativa “Civiltà Canturina” ha anche realizzato una tovaglia in pizzo di Cantù che è stata destinata all'altare della cappella privata di Papa Ratzinger nel Palazzo Apostolico Vaticano. «Così durante le sue messe quotidiane il Sommo Pontefice potrà ammirare il frutto dell'impegno amorevole di tante nostre concittadine che hanno realizzato il prezioso manufatto. Sono lavori che non hanno prezzo. Non dimentichiamo che la nobile arte del merletto canturino ha sempre portato con sé il valore della tradizione sacra e religiosa» ricorda la signora Romano Guglielmetti. Arte la cui origine si perde nel Medioevo e che è stata avviata dalle monache benedettine di Cluny, che a Cantù hanno retto il monastero di Santa Maria: fondato nel 1093 e soppresso durante la Repubblica Cisalpina, nel 1797.
Si tratta anche di un omaggio a una delle tante attività avviate in India da Padre Augusto Colombo. ll missionario del Pime, scomparso il 31 agosto del 2009 all'età di 82 anni, aveva portato l'antica arte del merletto della sua città natale anche a Colombo Nagar, dove aveva fondato anche una serie di attività culturali, tra cui una facoltà di Medicina e una di Ingegneria in questo nuovo centro nella regione di Hyderabad, capitale dell'Andra Pradesh. La positività dell'impegno e l'affetto raccolto da padre Colombo avevano potuto essere concretamente osservati in occasione dei suoi funerali, a cui avevano partecipato non meno di 40mila persone. Il missionario canturino era poliglotta e parlava tra l'altro in maniera sciolta la lingua dell'Andra Pradesh, il telugu. «Tra gli aspetti più notevoli del contributo dato da padre Colombo allo sviluppo economico della zona, c'era stata questa attività artigianale che aveva mostrato anche le grandi potenzialità espansive dei merletti realizzati in pizzo di Cantù - aggiunge la signora Rina - Questo fatto ha indubbiamente facilitato la diffusione a livello internazionale della nostra tradizione artigianale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA