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Sabato 28 Maggio 2011
A Senna i benemeriti sono 54
Il sindaco si premia da solo
Sarà una vera parata con attestati a sette sindaci, professionisti, parrocchia, associazioni e 34 esercizi commerciali
La Senna che ne esce dalla delibera di giunta numero 34 è un paese da applausi. Il pubblico riconoscimento va a tutti coloro che «si sono distinti acquisendo prestigio e stima ampiamente riconosciuti dalla comunità», recita la delibera. In pratica, la comunità stessa. I sindaci, «per il contributo offerto con l'impegno alla crescita culturale, sociale ed economica della comunità di Senna Comasco». Tanti riconoscimenti alla memoria: si parte da Giuseppe Pifferi, sindaco nel 1945. Poi, la scuola. Quattro nomi, dal professor Adolfo Legnante, preside per tante generazioni, alla professoressa Loredana Manganello, docente. Nell'ambito sociale, il dottor Giovanni Galimberti, medico, e tutte le associazioni e i gruppi. Dal Basketsenna, alla parrocchia. Infine – ma solo in ordine di elenco: hanno tutti la stessa importanza – le trentaquattro attività commerciali. A mero esempio, basti il Bar Porta, l'agriturismo «La Ca' Rossa», la Tintoria di Senna, l'officina Autoremo.
«Rifiuto la mia benemerenza – dice Luciano Filippetto, ex sindaco e oggi consigliere in minoranza con Uniti per Senna – perché non condivido la modalità di attuazione. Anche Vasile, il proponente, ha deciso di inserire se stesso tra i premiati. La benemerenza civica è un'iniziativa seria. A Senna, è stata trasformata in una farsa». Stessa linea anche per Senna 2000, la lista di opposizione con capogruppo Claudio Parravicini: «Non si capisce con criterio siano state fatte le scelte. Incredibile e mai visto che qualcuno proponga l'assegnazione delle benemerenze per poi darla anche a se stesso. A quando il monumento e l'intitolazione di una via?».
Diverso il punto di vista di Vasile. «La giunta – dice il primo cittadino – ha inserito il mio nome senza che io ne sapessi nulla. Ma è pur vero che, dato che sono stato scelto come sindaco per cinque mandati, qualcosa per la comunità l'avrò fatto pure io. Comunque, ritirerò la mia benemerenza non il 2 giugno, ma a fine mandato. Se sono tante cinquantaquattro benemerenze? E' un segnale che arriva nei 150 anni dell'Unità d'Italia: abbiamo scelto tutti coloro che hanno contribuito a far diventare Senna un paese. Trent'anni fa, era una borgata di periferia».
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