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Sabato 28 Maggio 2011
Berlusconi, Sgarbi e Galliani
e la serata sul lago
Il premier con Vittorio Sgarbi, Adriano Galliani e vari intrattenitori al resort di lusso sul Lario
È durato due settimane il patto del silenzio. Quindici giorni scarsi. Poi al diavolo il muro di riservatezza eretto a tutela del premier. «Io c'ero» diventa un mantra irresistibile, di più, quasi un blob che travolge gran parte dei fortunati invitati alla memorabile cena del resort di Blevio, organizzata la sera del 15 maggio a beneficio di un centinaio di volti noti e arcinoti dell'imprenditoria lombarda e italiana, e sulla quale oggi, iniziano (finalmente?) a filtrare le prime indiscrezioni. Abbronzato, smagliante, il presidente del consiglio è arrivato un filo in ritardo, reduce dalla campagna elettorale milanese, ma ha dato il meglio di sé, fedele a un copione cui lui per primo non sa resistere: «Incredibile: quattro centimetri di tacco nero su misura», raccontano i più stupiti, «una buona parola e un sorriso per tutti». «Ha fatto il Berlusconi», come d'altra parte Sgarbi - lui pure ospite della serata - «ha fatto lo Sgarbi», brindando all'altra metà dell'universo e urlando la sua personalissima (e irriferibile) opinione delle donne nel sollazzo generale. Tra gli invitati un discreto numero di imprenditori. Ha colpito la presenza di Renzo Rosso, patron del marchio Diesel, quella dello scudettato Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, ma anche di personaggi che in realtà avevano poco a che fare con l'industria come Massimo Boldi o il mago Silvan fino ad arrivare, appunto, a Sgarbi, interpreti tutti un po' casuali di uno strano circo di accoliti che di rado, dicono i bene informati, fa mancare la propria presenza a serate in cui partecipi anche il premier. «Cortesissimo», racconta dal Casta Diva Gabriele Zerbi. «Gli ospiti ci hanno chiesto massima riservatezza, ma al presidente del consiglio abbiamo mostrato tutto il resort», continua Zerbi, che ha fatto da cicerone dentro e fuori, nel parco, nella spa, nei saloni dell'albergo. Clou della serata l'orchestrina prima (gran canzonette care a Berlusconi, a quanto pare) e un concerto d'arie liriche subito dopo, ché in un posto intitolato a un'aria belliniana non poteva, ovviamente, mancare. Sgarbi imperdibile: «Le donne? Ho impiegato anni a spiegarlo al presidente, alla fine l'ha capito anche lui...». Risate generali, Berlusconi imbarazzato ma non troppo, e comunque ben contento di raccontare qualcuna delle sue celebri barzellette.
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