Il "Balcone della Brianza"
deturpato dai vandalismi

Inverigo, è in stato di degrado uno dei punti più belli della Brianza, il viale dei Cipressi che collega il castello Crivelli con il santuario di Santa Maria della Noce

INVERIGO Quell'angolo di Inverigo, tanto splendido quanto ricco di storia, è il balcone della Brianza. Ma ignoti vandali, affacciandosi, non trovano altra ispirazione che far danno. Scritte ovunque, sulle pietre antiche che costeggiando Viale dei cipressi e sulla cinta anteriore di Castello Crivelli. E gli stessi alberi, cipressi secolari, finiscono sfregiati, feriti, usati come braciere per accendere fuochi abusivi. A contorno, rifiuti e bottiglie vuote. Un paesaggio da cartolina ridotto a ritratto dell'umana stupidità, insomma. E su chi siano gli autori forse, qualche sospetto circola anche, in attesa di coglierli sul fatto o di avere prove certe della paternità di queste devastazioni. O, meglio, che a farlo sia chi di dovere, leggi le forze dell'ordine.
I volontari del sodalizi, per rimettere a nuovo il viale, nel 2003, avevano impiegato parecchio tempo e fatica, oltre ai fondi messi sul piatto dalla società Agritrade – proprietaria del castello -  e 12 mila euro erogati dalla Fondazione Comunità Comasca. Si dissero rattristati e increduli, anche in virtù del fatto che quelle su cui avevano deciso di accanirsi gli imbrattatori non erano mura qualunque. Ma evidentemente il loro appello non ha sortito effetto, visto che oggi la situazione è peggiorata e anche parecchio. Le scritte si sono moltiplicate, squillanti di rosa e blu. Dichiarazioni d'amore e scampoli di poesia adolescenziale che fanno pensare, verosimilmente, che la mano ignota sia quella di ragazzini. Ma non solo, forse. Perché qualcuno si accanisce anche sui cipressi. Uno in particolare, cavo, ha visto più volte accendere il fuoco al suo interno e nei mesi scorsi, a ridosso della festa di Halloween, diverse piante vennero letteralmente sfigurate, probabilmente utilizzando una motosega. La guardia dei volontari resta alta, ma il presidio costante è impossibile. E l'appello lo si manda allora anche ai genitori perché, per quanto possibile, possano aiutare in questo senso.

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Eco di Bergamo Inverigo e i vandali