Butti attacca il sindaco:
"Peggio di così non si può"

Il coordinatore del Pdl contro il sindaco di Como: «Bruni non riesce a parlarmi? Sbaglia numero.Dovrebbe fare meno interviste autolesionistiche e più fatti concreti»

COMO Nessun effetto Milano, perché a Como «le cose peggio di così non possono andare». E ancora stoccate a Bruni e alla Lega («da sola non va da nessuna parte»). Non le manda certo a dire, dopo la sconfitta del Pdl, il coordinatore provinciale comasco, il senatore Alessio Butti.
Partiamo da Milano. Si rischia l'effetto domino anche a Como?
Ma nemmeno per sogno! A Milano hanno sbagliato tutto in termini di comunicazione. Tra qualche anno, grazie al lavoro impostato da Albertini e Moratti, sarà una delle città europee più belle e moderne. Il paradosso è che le grandi opere saranno inaugurate da Pisapia. Una sciagura. A Como, il prossimo anno, le cose andranno diversamente. Anche perché peggio non possono andare sia rispetto allo tsunami milanese che allo stato dell'arte amministrativo comasco.
Si parte da un secondo mandato Bruni definito da più parti come «disastroso». Quanto inciderà questo sul Pdl e sul voto?
Purtroppo inciderà tantissimo, dovremo essere tutti bravissimi per recuperare la fiducia dei comaschi, per rimediare ai danni con l'aiuto di tutti. Occorrerà una coalizione rinnovata, aperta alla società civile, un candidato o una candidata a sindaco capace di ascoltare, con qualità manageriali, ma soprattutto politiche e umane in grado di riallacciare il rapporto tra amministrazione e città. Le liste dovranno essere all'altezza della situazione.
Il risultato di Milano dimostra che a Como bisognerà scegliere innanzitutto un candidato forte?
Non so cosa intenda lei per "forte". Di certo non sarà imposto da logiche sconosciute, ma condiviso. Dovrà contare sull'aiuto di una squadra competente e dovrà elaborare un programma, con tutti quelli che si renderanno disponibili al confronto, che non sia la copia di quello di 5 anni fa che era la copia di quello di 10 anni fa, che era la copia di quello di 15 anni fa. La città ha bisogno di altro, di idee nuove, di stimoli, di smontare le "rendite personali", di decidere una volta per tutte e con l'aiuto di chi opera sul territorio la sua vocazione futura, di beneficiare di una seria programmazione degli interventi in tutti i settori.
(...)
Cosa imputa a Bruni?
Quello che gli imputa tutta la città, meno interviste autolesioniste e più fatti concreti. Se poi evitasse inopportune chiamate di correo o investiture dal vago sapore medievale per la successione a se stesso darebbe spolvero a quello stile che un tempo era un suo tratto distintivo incontestabile. Un'ultima cosa, leggo che tutti mi trovano tranne lui. Qualcuno gli spieghi che sta sbagliando numero da 2 mesi. Se fosse il mio risponderei anche a lui.
L'intervista completa al senatore Butti di Gisella Roncoroni sulla Provincia in edicola mercoledì

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